Inchieste

Ciao Maurizia Leonardon …

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La triste notizia gira da ieri, ci ricordiamo di lei, anche se non la conoscevamo personalmente, il suo nome era sempre presente nelle riviste che leggevamo da ragazzini e che ci facevano sognare di regate e viaggi windsurfistici. Un grosso abbraccio ad Andrea ed Ezio, riportiamo qui sotto il ricordo di Pietro Porcella per 4windsurf:

È arrivata ieri mattina la triste notizia della scomparsa di Maurizia Leonardon, atleta di punta del panorama italiano degli anni ’90. Ci uniamo al dolore di Ezio e Andrea Ferin e di tutta la famiglia, condividiamo il pensiero di Pietro Porcella per Maurizia Leonardon.

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di Pietro Porcella

Maurizia Lenardon, una delle più belle persone che abbiano calcato i nostri campi di regata in windsurf nell’ultimo quarto di secolo, ci ha lasciato in silenzio colpita dal solito male incurabile. Credo nessuno di noi surfisti sapessero di questa malattia sviluppatasi nell’ultimo anno.
Il pugno allo stomaco della notizia giuntami oltreoceano, ha via via lasciato spazio ai ricordi, a quel dolce sorriso che conquistava sia amici che avversari.
Noi maschietti eravamo un po’ innamorati, non solo, o non tanto, dalla sua bellezza fisica ineccepibile (bionda, alta, occhi azzurri, bei lineamenti) ma proprio di quel suo modo di fare così dolce, così deciso, così rassicurante.
Maurizia fa parte della seconda generazione di windsurfisti italiani, quella che ha dominato gli anni ’90 con i circuiti funboard ed ha poi protratto, più raramente, l’attività nel primo decennio del nuovo millennio.
Proprio ora mi vengono in mente i primi ricordi. Col PBA ITALIA, col Chia Classic, col circuito PBA Italian Open. Col Team Italia alla “Domenica Sportiva”.
Lei aveva accettato di entrare nel Direttivo e dava il suo importante contributo.
Mi viene in mente la prima volta che avevamo parlato bene, in confidenza, e ci eravamo raccontati nostri background comuni, come quelli di professori di Educazione Fisica, di genitori, di incidentati alle ginocchia.
Era l’Aprile o Maggio del 1991, eravamo sulle rocce del camping Isola dei Gabbiani a Porto Pollo in una pausa della prima tappa del Circuito PBA Italian Open.
Parlavamo, lei in muta, io col megafono, mentre guardavamo Francisco ed Andrea, i nostri bambinetti che si erano appena conosciuti e già scorrazzavano insieme e bisticciavano su chi lanciava più lontano le pietre in acqua.
Loro non avevano ancora 5 anni e noi, giovani genitori, ci chiedevamo come sarebbe stata la vita tra 20-30 anni…….
Beh, eccoci qua, cara Maurizia, puoi andare orgogliosa di aver superato tutti gli esami.
Sinceramente, mentre scrivo, non ricordo quali e quanti titoli italiani Maurizia abbia vinto e quante volte è arrivata seconda o terza.
Non importa, era una campionessa comunque e non era un’avida di successo. Era una sportiva, una grande sportiva sia sulla tavola che sugli sci e promuoveva con professionalità e passione sia il team o la società a cui apparteneva sia la città di Trieste di cui era orgogliosa e onorabile cittadina.
Sul podio c’era sempre, perché era comunque una grande atleta, e sia che fosse sul gradino più alto che nei due a fianco, stringeva sempre la mano alle sue avversarie e compagne, sportivamente con lo stesso affabile portamento.
Riposa in pace cara Maurizia. Accetta le nostre carezze e i nostri abbracci. Estendili con le tue forti mani a Ezio ed Andrea.
Questa regata è finita.
La prossima, quella spirituale, ti vede già in testa e chissà quando riusciremo a raggiungerti.
Sappiamo però che saprai accoglierci con quello stesso caldo sorriso.

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Gara del PBA Italian Open a Porto Pollo, prima che Pietro Porcella passasse la Presidenza a Marco Piendibene. Si possono riconoscere da sinistra Piendibene, Pietro Pacitto, Kuti Salvati, Maurizia Lenardon, Pietro Porcella e Lorenza Ballanti (anche lei se n’è andata…)

courtesy 4windsurf

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