Erano davvero diversi anni che avevo voglia di fare un giro a Sal, ma per una cosa o per un’altra non ci ero mai riuscito… Racconti leggendari di condizioni epiche a Ponta Preta, le onde magiche di Alì Babà, Secret, avevano per anni riempito e animato le serate della mia compagnia di poveri surfisti mediterranei.

La mitica finale del 2009 tra Josh e Kauli con la colonna sonora di Nina Simone in Windsurf Movie avevano hanno fatto il resto…

A Gennaio decidiamo di partire e per la sistemazione contatto Francesco della Surfactivity Guest House, da subito disponibile a mettermi a disposizione un bellissimo appartamento all’inizio del paese di Santa Maria.

Parto con il mio Starboard Kode Thruster 80 lt, due Vele Severne Blade 4,7/5,3 ed il mio fidato surf da onda Mark Richards Twin classe 1980.

D’obbligo il noleggio di un fuoristrada, purtroppo non a buon mercato ( si parte da 46€ al giorno), che ti permette di scorrazzare liberamente per le “strade” ricavate tra la roccia vulcanica.

Il paese di Santa Maria raccoglie la maggior parte dei turisti dell’isola, i quali si concentrano soprattutto sulle sue bellissime spiagge.

La popolazione è davvero amichevole, e la maggior parte di loro parla benissimo italiano, vista la grande quantità di nostri compaesani che passa gran parte dell’anno qui, godendosi temperature estive ed un mare stupendo.

I primi giorni sull’isola sono caratterizzati da totale assenza di vento, ma da un buona mareggiata che ci regala onde da sogno a Ponta Preta.

 

Una volta arrivato sullo spot, mi stupisco di quanta poca gente ci sia in acqua, e nonostante il motto dell’isola sia “No stress”,  la mia ansia va alle stelle vedendo srotolare con tanta perfezione set sui 2 mt, senza nessuno che le cavalchi.

 

 

Mi tiro in acqua, e dal primo take off mi rendo conto della velocità di quest’onda… Un vero e proprio rullo compressore… come prima session cerco di limitare i danni, riuscendo però a fare delle bellissime corse!

 

 

Le onde incredibilmente glassy sembrano un sogno…

 

 

L’acqua è bellissima sembra un’acquario…

 

 

Con molta calma dopo un paio di giorni il vento inizia a collaborare regalandomi delle belle uscite a Secret, una in particolare in solitario con vento leggerissimo ma un’onda che no dimenticherò tanto facilmente…

 

 

In condizioni umane, non ritengo sia uno spot poco accessibile, anzi tutto il contrario, anche se l’uso dei calzari può aiutare non poco vista la massiccia presenza di ricci.

 

 

Anche l’accesso in acqua è semplicissimo, il vento può essere molto da terra, regalando dei down the line davvero belli.

 

 

Anche qua non ho mai contato più di sei persone in acqua…

 

 

Sotto l’aspetto paesaggistico Sal ha il classico scenario di un isola vulcanica, una pressoché totale assenza di vegetazione (al contrario delle altre isole dell’arcipelago) e caratterizzata da paesaggi lunari.

 

 

Bellissime sono le saline che si trovano vicino alla capitale Espargos, all’interno del cratere di un vulcano, che hanno rappresentato prima dell’avvento del turismo, la principale fonte di sostentamento, da dove deriva anche il nome Sal.

 

 

 

La pace delle spiagge deserte lontano dai villaggi, rappresenta la ricompensa più grande per chi decide di venire su questo scoglio sperduto nell’oceano atlantico, soltanto qualche relitto rimane a fare compagnia.

 

 

 

Sono rimasto davvero soddisfatto di questo viaggio, e credo che non passerà molto tempo prima di farci un’altra fuga!!

Ci vediamo in acqua!

Testo e Foto : Elia Rossetti – Spot 1