Atleti

Sul LIP con Andrea De Cesaris

By  | 

WM_ Ciao Andrea , grazie mille a nome di tutti per la bella serie di foto che ci hai inviato, e ancor di piu’ per il tempo che ci dedichi scambiando con noi queste 4 chiacchere, breve premessa , per chi non lo sapesse (dubito ci sia qlcn , cmq wikipedia ci viene in soccorso) chi è Andrea De Cesaris?

Sono un cultore delle sport inteso nel senso di carica di adrenalina. Tanti anni di formula 1 mi hanno lasciato oltre che meravigliosi ricordi anche la necessità di caricarmi annualmente di emozioni forti e il wave riding sulle onde degli oceani mi ha colmato il vuoto dei bolidi della pista.

WM_ Noi che bazzichiamo questo sport da un po’ , ti conosciamo come waverider incallito e moolto esigente nei confronti della proprio attrezzatura ; queste foto dove sono state scattate ? che Tavola / Vela utilizzavi?

Le foto sono scattate al Capo di Buona Speranza in Sudafrica e la tavola che uso è un quad 99 la vela la 4.5 ezzy.

WM_ Parliamo della tavola, quanti litri rispetto alla tua corpuratura , che tipo di shape e soprattutto che assetto (pinne) aveva? Poi, visto che ci hai detto Novenove , quale è il tuo rapporto con la Factory di Prato sei un cliente “comune” o partecipi allo sviluppo e ai test delle tavole assieme a Gianni Valdambrini ?

Io uso litraggi sempre abbastanza piccoli , quella delle foto è un 70lt con pinne da 250. il mio peso è di 71kg. Lo shape della mia tavola è piuttosto tirato e poiché curo in prima persona lo sviluppo delle tavole assieme a Gianni cerco sempre di spingere i test agli estremi per poi dare a Chi acquista una tavola 99 una tavola che deriva da una ricerca avanzata, ma con l’ occhio rivolto nn solo al professionista e neanche solo a chi vuole planare e basta. Un mix il più equilibrato possibile tra voglia di surfate al limite, una planata decente e nn affondare in mezzo alle onde. Questa vuole essere la filosofia 99

WM_ E’ proprio questa la croce e la delizia degli appassionati di wave in questi anni , la scelta dell’assetto , tu che ne dici Quad o Trifin? ( senza dimenticare che esistono ancora il twinzer e il single pare stia dando segni di rinascita…)

Al momento siamo al top con il quad e ci stiamo dedicando con molta energia al trifin. Ritengo che queste due tipologie possano dare risultati soddisfacenti. Il twinzer può dire la sua soprattutto su onde logo high. Il single fin é una tavola polivalente, ma che non da le stesse soddisfazioni e sensazioni delle tavole pluripinne

WM_ Parlando di pinne vere e proprie , cioè non solo di assetto , ma delle appendici sommerse, da quando siamo passati ai multifins , un po’ tutti diamo importanza al numero di pinne , ma non piu’ alla loro misura e posizione. Alla luce della tua esperienza e dei tuoi test , un Quad come deve essere trimmato per funzionare bene ? Un trifin invece?

Le pinne hanno molta più importanza nelle tavole pluripinne ovviamente. Di regola vengono montate più avanti rispetto al single fin. Sul quad monto le centrali a circa 33.5 34 cm da poppa. Intendo l’inizio pinna non la vite. Il profilo posteriore delle pinne laterali circa 2-3 cm più avanti rispetto alla parte anteriore del profilo delle pinne centrali Lo shape varia dalle Mauifin alle Ultrafin oppure le Gas, sono tutte e tre molto performanti. Sul trifin la pinna posteriore la metto più dietro, sul 32 da poppa e le laterali hanno cmq la scelta obbligata dalla scassa

WM_ ad ogni spot una sua tavola , senza arrivare a paragonare le tavole che funzionano in SA , con quelle che useremmo a Milano Marittima (per dire uno spot schiumoso italiano a caso, anzi un non-spot), prendiamo per esempio Oahu (waveriding con vento leggero sideoff) , e il Sud Africa (wavering con vento mediamente piu’ forte , e moltitudine di spot da affrontare). E’ tassativo avere tavole differenti ?

Lo sviluppo che abbiamo fatto sulle tavole è talmente avanzato che per le persone tra 70-78 kg lasciamo nvariati i rocker che cmq sono sempre piuttosto plananti e variamo sopratutto i litraggi. Una media di 8-10litri più del proprio peso con vento leggero tipo Ohau e 2lt circa più del peso con vento forte tipo Sudafrica. Per le persone sopra gli 80 é stato sviluppato un rocker leggermente differente, ma sempre mantenendo la stessa filosofia dei rapporti di peso tra il vento leggero e forte. Con venti da mare o side on tipo italia ancora quche litro in.più è meglio.

WM_ descrivici il tuo garage , quante e quali tavole hai oggi , quante e quali vele.

Io non faccio testo perché tra tavole di prova e mie avrò nel garage 20 tavole è non so quante vele visto che purtroppo a forza di essere sempre vicino alle rocce ogni tanto le vai a trovare…..a casa loro………

WM_ qualche consiglio per i nostri lettori per migliorare il proprio livello nelle onde ? o qualche cosa che ci tieni a dire che non ti ho chiesto ?

Il miglior consiglio che mi viene in mente è di fare molta attenzione al montaggio del rig perché ho visto tanti miei amici che dopo avergli regolato la vela si sono sentiti molti più a loro agio. Basta poca differenza sulla regolazione per passare da una giornata impossibile ad una di gran divertimento. Inoltre di non demordere mai il wsurf nelle onde sopratutto alle iniziò può essere davvero frustrante e solo chi ha la costanza e la.pazienza verrà ripagato.

WM_ grazie tante , a nome di tutti i windsurfisti del web italico e soprattutto di WINDCAM.IT/WINDSURFMAG.IT

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *