Test

TEST – PATRIK DIETHELM – CAMPELLO – part 2

By  | 

Testo e Foto © Windcam.it

Eccoci ! E’ il mio turno di raccontarvi le mie impressioni, sul wave Patrik Campello Edition 93 litri. Come detto negli altri articoli, tutto ciò è stato possibile grazie alla collaborazione, nata in questo 2017, con NONSOLOMUTE di Valmadrera, importatore per l’Italia del marchio PD. Due articoli, oltre all’anteprima sono già usciti su questa pagine, il mio test sull’ F-cross 112 e le impressioni dell’amico Marco di Firenze sui Wave Campello 93 e 81.

Veniamo alla tavola, io ho scelto il 93 litri, poichè visto il mio peso maxi ( quasi 90kg) mi sembrava il modello più utilizzabile qui in Italia. Quando l’ho ricevuta la prima impressione è stata davvero: “wow”; la grafica mi piace tantissimo, il look scuro, le pinne MFC Carbon e gli accessori tutti di livello TOP, la fanno sembrare una tavola davvero per pochi, un oggetto tecnico e di valore. Alla prima occhiata sono rimasto piuttosto perplesso dalla larghezza ridotta e dalla forme piuttosto affusolate e cattive, tra me e me mi son detto: “qui non si scherza, questa tavola è estrema, serviranno condizioni toste”.

E per stravolgere completamente questa mia opinione è bastato andare in acqua… “Campello Edition 93 lt la tavola che non ti aspetti”. Nonostante la larghezza ridotta, la tavola galleggia molto bene, si sente il volume sui bordi, fra le straps e anche a poppa. La partenza in planata è davvero fulminea, uno di quei casi in cui si devono rivedere le teorie che si hanno in testa: non sempre larghezza significa anticipo di planata. La tavola è pazzescamente veloce e libera, non sembra assolutamente di navigare con un quad, (ed io di tavole quad ne ho avute e provate diverse), la piccola riserva di volume a poppa rende possibile una navigazione comoda e veloce anche in acqua cioppata o piatta, con un assetto “quasi da Freestylewave”. Ho sempre odiato navigare con tavole wave senza le onde, non ne trovo il senso; questa invece, al contrario di ogni aspettativa,  per assurdo, potrebbe esser usata sui laghi coi venti da nord. Veniamo al comportamento nelle onde: perfetto, soprattutto per condizioni onshore, rognosette e rafficate; la tavola spalanca il gas e vi aiuta ad uscire dalle zone critiche in un nanosecondo. Ha una predisposizione al salto pazzesca; anche uno come me, che solitamente si concentra più sul surfare le onde, non ha potuto fare a meno di farla decollare in diverse occasioni; l’accellerazione che esprime mentre la si lancia per uscire, è troppo invitante per non farlo. In surfata è facile e reattiva, necessita di una pressione piuttosto decisa in virtù del volume presente tra le straps e la poppa, a mio modesto parere rende meglio se si prova a farla girare usando tutta la lunghezza del bordo, piantandolo dentro l’onda e, magari, usandolo per disintegrarla. Il bottom turn risulta facile, veloce e fluido e l’entrata ( il cutback) è lì alla portata, non ci sono scuse, se non riesce bene la colpa non sarà di certo della tavola …

In definitiva una gran bella tavola, mi appresto a smontare le straps e a imballarla per rispedirla a Francesco con un po’ di tristezza; mi sono divertito molto con lei, non escludo questo possa anche essere solo un arrivederci, poichè ho trovato in lei alcuni plus che difficilmente si trovano in giro. Chissà se le nostre strade si incroceranno di nuovo. Per ora grazie a NONSOLOMUTE, a PATRIK DIETHELM e a voi che mi leggete…

qui trovate tutte le specifiche della linea Campello Wave addirittura tradotte in italiano

Lorenzo Windcam

Testo e Foto © Windcam.it

 

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *