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Test S2Maui Venom 2020

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Testo e foto Giorgio Carpi. Come era già successo lo scorso anno , Giorgio ci ha inviato le sue impressioni sulla vela S2Maui Venom che pubblichiamo volentieri :

Quest’anno il lockdown ha posticipato e rallentato la consueta “attività” di uscite in mare e test dei nuovi prodotti, ma finalmente penso di poter dire qualcosa sulla nuova versione delle vele da slalom 4-cam (specificazione dovuta, grazie al livello ormai raggiunto anche dalle 2-cm Wicked) della veleria Hawaiiana.

Esteticamente si nota la balumina ora in due colori, che spezza l’illusione di continuità del precedente rosso scuro (in realtà ogni tasca stecca delimita un ferzo cucito), al posto del quale adesso abbiamo una luminosissima accoppiata rosso/azzurro, di grande effetto alla luce del Sole. Rivisti i rinforzi, in particolare quello in penna, per il resto il solito prodotto molto ben concepito ed ingegnerizzato. Rispetto alla stagione precedente, le misure del boma sono state leggermente ridotte (2-3 cm, tranne la 9.0 con 7 cm in meno rispetto alla 9.3 ‘19) ed alcune misure sono state cambiate: la 7,6 prende il posto della precedente 7,7, la 8,3 quello della 8,4 e la 9,0 (indicata adesso anche per uso in competizioni foil) quello della 9,3. 

Montando la vela si notano due cose: il tip delle stecche è più flessibile che in passato e la balumina ha un twist diverso, con la parte centrale che sembra più “aperta” che in passato, mentre la parte più alta lo è leggermente meno. Questo ultimo aspetto è probabilmente l’origine del passo avanti fatto in acqua.

In acqua si ritrova il carattere generale delle ‘19, con qualche novità. Si ha la sensazione di una maggiore “compattezza” del rig ed un feeling più diretto, che aiuta in accelerazione ed anche sotto raffica grazie ad un maggior controllo. In particolare la 7,6 ha acquisito un carattere diverso rispetto alle precedenti 7,7: adesso è più trattabile, morbida e facile, con un passaggio dei camber quasi inavvertibile, pur restando potente ed anzi forse ancora più pronta in inizio planata ed accelerazione. L’altra misura che ho potuto provare, la 7.0, è invece più simile al modello ‘19 di cui mantiene il carattere, pur mostrando miglioramenti sotto ogni punto di vista che si concretizzano in una maggiore facilità di utilizzo dall’inizio planata alla tenuta sotto raffica.

In definitiva questa 2020 è un’annata eccezionalmente buona per le Venom, come dimostra anche l’apprezzamento ottenuto nei test delle solite riviste Francesi PlancheMag e Wind, entrambe le quali l’hanno premiata con il titolo “coup de coeur” e “choix des testeurs”. Un vero peccato che la stagione sia stata in parte rovinata dal lockdown e che non sarà possibile, se non in poche occasioni, ammirare le vele in azione e confrontarle con le altre nel loro ambiente naturale, le competizioni PWA.

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