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REGGIO CALABRIA HEAT DOPO HEAT VISTA DA ALBERTO MENEGATTI

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Una gara da cardio palma, dove ogni singola batteria è contata moltissimo. Questo è il riassunto di una gara, dove l’attesa ed il sangue freddo l’hanno fatta da padroni!
4 batterie è il resoconto della tappa:

1° turno
Per non sconcentrarmi, non guardo sul tabellone la mia batteria; è importante non farsi condizionare ancora prima della partenza. Guardo solo il numero della mia batteria ed uno solo dei regatanti che avrò contro, per usarlo come raffronto e non sbagliare batteria in caso di qualche malinteso.
Si alza la bandiera rossa ed è tempo dei 4 minuti ed il cuore all’inizio della prima batteria della stagione inizia a battere forte…
Decido di partire in boa più basso di tutti, ed all’ultimo minuto mi accorgo che Mortefon è li basso con me. Intento nel non lasciargli il posto dove voglio partire, aspetto sino a circa 30 secondi dalla partenza accanto a lui, intento a partire solo poco prima di lui, per non dargli alcuna possibilità di prendere il mio posto…Vedo però che qualcosa non va, stenta a partire ed il tempo è poco, mi lancio lo stesso e comprendo solo in quel momento che era nella batteria successiva alla mia…
Tutto questo giochetto mi costa una partenza disastrosa, in boa ed in ultima posizione…Il primo pensiero sul primo bordo è ” Ecco è fatta…” ma non demordo e mi lancio subito all’attacco.
Alla prima boa sono in 6/7 posizione e con una buona strambata esco lanciato in 5 posizione, noto subito di avere una gran velocità ed alla boa successiva sono già in 4 posizione alle spalle di Volwater che riesco a passare sul bordo successivo per trovarmi solo alle spalle di Jimmy Diaz, al qual riesco a mangiare metri su metri sino ad arriva appaiato all’arrivo, dove complice il tentativo di stamparmi contro la boa taglia il traguardo qualche metro prima di me.

2° turno / Quarti di finale
Consono di avere una gran velocità decido nuovamente di partire in boa, anche se questa volta sopra di me c’e’ Antoine Albeau e so di non poter sbagliare! Ottima partenza e via, arrivo alla prima boa qualche metro avanti, strambo e parto in prima posizione, per vedermi però annullata la prova per un buco di vento in boa…
Si riparte, di nuovo un ottima partenza e nuovamente riesco a prendere il primo posto alla prima boa, riuscendo a difenderlo lungo tutto il percorso arrivando al traguardo al primo posto, seguito da Antoine, Diaz e Volwater.

3° turno / Semifinale
I nomi in campo questa volta sono pesanti e spazio per errori non ce ne è più.
Ripetiamo un paio di partenze, complice le partenze anticipate di Steve Allen e Bora Kozanoglu.
Al terzo tentativo arriviamo tutti lanciati sulla linea di partenza , anche se qualche secondo in anticipo… ancora prima del via avviene il botto, Ben Van Deer Steen, Patrik Diethelm ed il sottoscritto ci centriamo… Ben e Patrik vanno giù, io riesco a rimanere in piedi anche se perdo parecchio tempo incastrato fra i due… Nel frattempo arriva lanciato Jimmy Diaz che prima della partenza aveva centrato una sedia a piena velocità. Nonostante la partenza disastrosa sono in 3 posizione alla prima strambata con Diaz alle mie spalle che riesco lentamente a distaccare, andando invece a riprendere nel penultimo bordo Volwater che passo riuscendo ad arrivare sulla linea in seconda posizione, dietro ad Albeau partito regolare, seguito da Volwater e Diaz.

4° turno / Finale Vincenti
Il vento all’ultimo giorno entra tardi, e da la possibilità di disputare solo questa finale, questo risultato vale una gara intera e tutti lo sanno portando la tensione alle stelle.
Nuovamente decido di partire in boa, anche se questa volta la partenza non era favorevole in basso, ma bensì in barca. Ci penso, e ripenso dubbioso se alzarmi e partire dalla barca, ma decido di partire in boa che sino ad ora aveva portato bene ( grave errore ).
Dalla partenza esco dalla linea leggermente in ritardo e subito Antoine si fionda sopra di me dandomi per gran parte del bordo i suoi rifiuti, nel frattempo della barca Gonzalo arriva primo in boa, seguito da Bjorn Dunkerbeck subito alle sue spalle. Arrivo in boa sesto, dietro a Jimmy Diaz e Volwater; memore delle batterie precedenti sono fiducioso di riuscire a passarli lungo il percorso, ma questa volta qualcosa non torna, sul bordo non riesco a guadagnare, ed ignaro del motivo cerco di fare il possibile arrivando però sul traguardo in sesta posizione, costretto altresì a difendermi da Questel che in settima posizione spinge nel tentativo di superarmi.
Contento del risultato ma con l’amaro in bocca, per sapere di aver perso un ottima occasione, dopo aver fatto tutta la strada sino alla finale, torno al Garda…Per scoprire solo qualche giorno dopo, che nella finale avevo avuto un cedimento nel materiale che mi aveva precluso di avere la velocità delle batterie precedenti…

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