Inchieste

AICW: intervista al Presidente Carlo “ITA-12” Cottafavi

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Immaginatevi un po’….. siete in spiaggia con gli amici, le previsioni mettono vento forte, e magari anche onde…. Ma invece di armare la vela e infilarvi la muta…. Vi dovete smazzare bandi di regata, iscrizioni, posizionamenti di boe, parlare con 2cento persone che fanno 2cento domande diverse, un occhio all’anemometro, un altro alle bandiere, due dita sulla tromba e …. Tenersi per bene al gommone mentre una schiera di windsurf mordono l’acqua pronti a partire….
Questa è la dura vita di un appassionato windsurfista, che ha voluto “rovinarsela” diventando Presidente della AICW, Associazione Classi Windsurf.

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Nome: Carlo “Cotta” Cottafavi
Anni: 51
Prima volta in windsurf: Estate 1980
Prima volta in regata: 1985
Miglior risultato: il prossimo
Quanti weekend dedicati alle regate nel 2013: TANTI (troppi?)
Quante uscite in windsurf nel 2013: 6
Ultima uscita in windsurf : Agosto 2013 in slalom

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AICW….. prova in pochissime parole a spiegare cosa fa e a cosa servirebbe ad un surfista “medio” iscriversi, se avesse voglia di cimentarsi nel mondo delle regate
Inizio proprio da te, vecchio Fèd…. ti sei tesserato una volta nel secolo scorso (anni ’90) e non l’hai mai rinnovata!!
si continua a pensare che la tessera AICW serva SOLO per fare le regate, SBAGLIATO! La tessera AICW andrebbe fatta solo per il fatto di essere un windsurfista e sentirsi parte di questa comunità; essere tesserato ti permette di usufruire delle agevolazioni che ogni socio può avere, dallo scorso anno proprio per venire incontro a chi non fa regate ma vuole anche solo usufruire dei servizi esiste la tessera “ONE-SHOT” a 10 euro. Poi se uno vuole fare le regate il percorso è semplice Tessera FIV con visita medico agonistica e tessera AICW, il tutto visionabile sul sito www.aicw.it
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AICW con “Cotta” presidente: raccontaci i risultati senza essere troppo “politico”.
Dal 2009 ho questa funzione istituzionale MOLTO difficile, dal 2009-2012 con un Consiglio Direttivo e fino al 2016 con un altro Direttivo con cui abbiamo un feeling perfetto, potrei dire che sono veri Amici.
Nel 2009 avevamo 260 Soci, MOLTI Master e Grand Master, nel 2013 abbiamo chiuso con 460 Soci equamente divisi in tutte le fasce di età e discipline, si sono riavvicinate le Aziende di settore e grazie al GRAND SLAM anche Aziende extra settore sono risultati che devono essere da stimolo per il futuro. Sono aumentati i circoli che vogliono organizzare regate con noi e ci siamo strutturati per essere anche noi organizzatori.

Le malelingue dicono che a fare il presidente in qualche modo ci si guadagna…..
Ahahahahaah!! Si certo, chi verrà dopo di me deve prepararsi a PERDERE soldi e non solo… fine della attività windsurfistica, notti insonni e tanti km….mal di fegato e tante altre cose negative. Questo è quello che è capitato a me. No è una carica che accetti se non hai una passione sconfinata, te lo garantisco.

Regate & Regatanti: il windsurf è uno sport in declino….. calano o aumentano il numero di “agonisti”?
Dividiamo le cose, per le discipline classiche Formula e/o slalom, il numero è sicuramente in crescita, cominciamo a dover prendere in esame non solo le coincidenze Internazionali ma anche ritornare, in alcuni casi, a chiudere le iscrizioni ad un massimo di 80 regatanti… mai accaduto in anni passati!
Per le discipline wave e freestyle è più complesso tanti giovani vogliono fare le regate ma trovare chi si accolla la parte di organizzazione è difficile.

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Da internet (o dalle “rimaste” riviste di settore) si vedono spesso immagini wave e freestyle e molto poco sullo SLALOM …..Perché?
Lo Slalom “fotografato” o visto in un video non è come la manovra di wave e/o di freestyle, vedere la finale del tabellone winner in PWA con Alberto Menegatti che vince in diretta streaming è moooolto emozionante!!! Facebook, Youtube… è un attimo caricare una sequenza di wave o la nuova manovra di freestyle, mentre lo slalom o il Formula le devi vivere più “direttamente”. Poi ritengo che nella nostra mente rimanga il sogno del BIG Wednesday… “vado alle Hawaii e non torno più” ….Anche se poi restiamo incollati alla nostra vita quotidiana e reale. Lo slalom lo pratichi…. Per assonanza è più vicino alla realtà, almeno per la maggior parte dei surfisti. Poi si va in internet e si sogna… Si sognano le onde e i tricks… e nella vita reale poi si plana molto “avanti&indietro”…

Regatanti Professionisti in Italia: tralasciando il lato economico (pochi vivono di solo windsurf) qual è il tuo giudizio in merito?
Si stanno delineando delle opportunità interessanti per alcuni italiani ma le cose sono molto diverse da 10 o 15 anni fa. Una volta avere i materiali in uso ( da rivendere a fine stagione in un mercato vivo e frizzante) ti faceva già sentire un PRO, trovavi sponsor appiccicando adesivi alla vela. Oggi fare il PRO è un lavoro duro e pesante, non è concepibile pensare di proporsi come atleta professionista o similtale solo per fare pari e patta e svernare in qualche paese al caldo, nessun contratto scritto, troppi opportunisti dell’ultimo minuto, su questo aspetto i ragazzi devono maturare e crescere. Oggi le Aziende di settore ( ed extra) cercano serietà e…. la stessa cosa deve essere pretesa dall’Atleta. Se deve essere un lavoro, che venga gestito come un lavoro e di conseguenza trattato come un lavoro.

Menegatti potrebbe diventare un Albeau?
Alberto ha le potenzialità, grazie anche alla preparazione di Giuseppe Pugliese che è un professionista per queste cose, la differenza di età gioca a favore per Menegatti. Albeau è un bretone che esce in wave con 40 nodi, si è dedicato allo speed, quando ha fatto Formula ha vinto un Mondiale ma soprattutto non ha dovuto affrontare i problemi di Alberto.
Albeau viene dall’onda lunga del passato, c’erano molti più più soldi, più disponibilità delle Aziende e degli organizzatori locali. Oggi Alby è prima di tutto un manager di sé stesso, poi pensa al resto, Albeau questa parte l’ha già superata…. Ed i risultati lo dimostrano.

Freestyle: come aiutate le giovani promesse a farsi largo in campo internazionale?
Noi pensiamo ai giovani a 360° e non esiste un aiuto SOLO per il Freestyle, ma a livello Internazionale non possiamo fare tanto. A livello Nazionale abbiamo introdotto la quota di iscrizione a SOLI 20 euro, per poter fare tutte le regate in Italia e in tutte le discipline. Non possiamo fare differenze, non è giusto per Statuto della Associazione, per noi sono tutti uguali. Possiamo rendere più semplice la parte della quota associativa, tenere più basse le quote di iscrizione alle regate, ma non posso dare aiuti a tizio anziché a caio, non è corretto nei confronti di tutti. Certo se arrivasse uno Sponsor che volesse creare una squadra solo per una disciplina investendo in alcune persone, ne dovremmo parlare anche con tutti i Soci AICW e lasciare libertà nella decisione. L’associazione non è la mamma che ci dà i soldi per fare la gara divertente in giro per il Mondo, è un gruppo di appassionati di windsurf che si sono dati delle regole nella massima democrazia ma che devono assumersi sempre di più certe responsabilità. Chi sono io per decidere di dare 500 euro di rimborso ad un Socio per andare a Bonaire e non per andare al Mondiale Formula?

Wave: abbiamo alcuni spot dove si potrebbero organizzare regate memorabili con waiting period (Sardegna, Sicilia, Toscana, Sottomarina, Termoli….). AICW non trova sponsor o… il mondo wave è troppo “soul surfer” e disinteressato all’agonismo?
No, il vero problema sono i Giudici e alcuni organizzatori, come ti dicevo, dovendo stare al regolamento FIV, noi dobbiamo avere un Circolo FIV, con Giudici FIV o comunque preparati da noi, un paio di anni fa si istituì il 1°corso per giudici di sedia, ma i numeri sono troppo bassi, a tanti piace fare la regate a pochi piace fare il giudice, se ci fossero più persone interessate ad intraprendere questo percorso
avremmo risolto, se nel week end danno vento ed onde, spariscono tutti…..

Aziende italiane di windsurf: quante credono e supportano l’AICW?
TUTTE! J quasi tutte, se vai sul sito AICW noterai che i Brand più importanti hanno accettato la nostra proposta del Pool Aziende, rispetto al passato direi che non è un brutto segnale. Sicuramente ci sarà bisogno di migliorare ma ti ripeto è un processo lento ma inevitabile..

Come la mettiamo con i Kite? La convivenza sugli spot non è sempre idilliaca….. cosa si sta facendo a livello “federazioni” in merito? AICW e FIK bisticciano come succede per la priorità sulle onde?
Il kite è come noi in FIV… conosco molto bene sia Miki Cerquetti (Segretario della Classe Kite) e Mirko Babini Presidente del Kite in ISAF, i rapporti sono ottimi, stiamo lavorando insieme proprio per quel percorso formativo dei Giudici del wave e del freestyle. Sono fermamente convinto che tra tesserati FIV delle nostre Associazioni esiste il rispetto delle regole, non possiamo sapere come si comportano i cani sciolti di una o l’altra disciplina. Questo rimane il problema ma che posso dirti anche solo tra windsurfisti, i cani sciolti, o potrei usare un termine più pesante, non rispettano le regole nemmeno tra loro, invece essere tesserati o essere “Associati” ti impone il rispetto delle regole…..Il reuccio della baia senza tessere ci sarà sempre ma è anche il personaggio che andrebbe isolato, crea danno allo sport sano di tutti noi.

Se tu avessi la bacchetta magica….. come faresti ripartire il fenomeno “scuole windsurf” di qualche decennio fa?
Beh la cosa è molto semplice….se fai una scuola Federale FIV è giusto che ci siano agevolazioni e una visione su tutto il windsurf e non solo per Rs-X e Techno 293, se invece hai o fai una scuola “commerciale” fai quello che vuoi ma se vuoi collaborare con noi rispetta le nostre regole……semplice no?

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E se tu avessi anche una sfera di cristallo…… dove va a finire il windsurf?
Per questa ultima risposta faccio una premessa…Il windsurf è lo sport più bello del mondo e probabilmente morirò senza aver coronato il mio sogno di fare wave con Robby Naish e lui che mi sorride dicendomi che sono stato bravo sul lip….. 🙂 Finita la premessa…faccio windsurf dal 1980, ho visto tutti i personaggi del nostro Mondo…persone serie e meno serie, persone che hanno fatto proselitismo e opportunisti senza ritegno… Dividiamo lo sport in due mondi, quello agonistico e quello senza tessere….Quello senza tessere vive molto alla giornata, ho tempo voglio uscire in mare/lago esco, ho i soldi per il bel viaggio..vado, questo è quello che accade in tanti altri sport ben più vecchi del nostro. Mi piace…. lo faccio.
Venendo invece alla parte agonistica, siamo uno sport molto giovane rispetto ad altri sport di massa, con regole e situazioni( meteo) molto diversi disciplina per disciplina ma comunque dobbiamo crescere e cambiare mentalità, il windsurf andrà a finire dove lo porteranno i suoi stessi windsurfisti, nel bene o nel male. Se vogliamo che diventi sempre più professionale e professionistico dobbiamo esserlo anche noi non pretendere….. ma essere dei “non pro”. Pretendi? Bene! Allora conosci e rispetti il mondo ed il modo professionistico. Fai lo sport per divertimento? allora divertiti, ma se vuoi il salto di qualità devi essere tu il primo a farlo.
Molte volte vedo, sento, parlo con tanti che criticano-minacciano-denunciano, pensa che ci sono persone che manco leggono i Bandi di Regata; pensi di essere migliore? Nel 2016 alla fine del quadriennio olimpico scade il nostro mandato, ti candidi con un programma ed un Consiglio Direttivo, ti presenti ai soci, alla FIV, se ti votano e vinci sono il primo a dirti… bravo! Vai avanti lavora…. se invece fai solo polemiche o devi dare aria ai denti o hai solo interessi personali….. gira i tacchi e sparisci perchè non stai facendo del male a me, ma allo sport che noi amiamo! , Prendi ad esempio blog, siti web, pagine twitter e chi più ne ha più ne metta, ci sono più cose via web che praticanti, evidentemente non abbiamo ancora la mentalità di gruppo ma siano ancora troppo singoli, questo però non ci aiuta a crescere”.

(NDR ah ah , questa che è una autorete per Windcam , visto che è proprio Windcam stesso un sitarello di quelli che cito … la metto proprio volentieri ….)

No windcam è da sempre esterno a molte polemiche…il mio commento è riferito ad altri siti o a chi in modo personale vuole farsi una sorta di pubblicità ma per poi pretendere dalla Associazione montepremi ed altre cose.

Photo courtesy E. Cauli
NoWind?NoWaves?NoFuture!
Fèd
wind_fed@yahoo.com

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