Come si prevede il vento alle porte del 2020 ?

Adesso ve lo spiego punto per punto :

Mi è successo parecchie volte negli ultimi mesi che qualche amico mi scrivesse ” Ma dove lo avevi visto il vento ieri ? Nessun sito lo prevedeva ” . All’ennesima domanda, ho capito che c’era bisogno di condividere, con chiunque fosse interessato, il metodo di “previsioni” che io, ma soprattutto altri molto più attenti e precisi di me, abbiamo messo a punto in questi anni.

Dimenticatevi i vari Windguru, Windfinder, Wisuki e chi più ne ha più ne metta; il modello GFS ha mostrato i propri (grossi ) limiti e non va assolutamente bene per chi come noi ha esigenza di esser molto preciso. La nuova parola d’ordine è ARPEGE, in questo articoletto vedremo assieme come usarlo.
Come prima cosa abituiamoci a guardare un carta dei venti, e non una APP; è fondamentale vedere come “lavora” la perturbazione. Capire cosa c’è “dietro”, sopravento, allo spot che stiamo analizzando è importantissimo.  Converrete con me che se 5 miglia in mezzo al mare ci sono 40 nodi e a riva 20, è diverso da avere 20 nodi a riva ed il nulla in mare aperto. Questa cosa la potete capire solo guardando una carta.
Quale carta ? Secondo noi la più affidabile è Arpege, e come tutte le carte affidabili presenta previsioni solo fino a 100 ore poco più. Se volete giocare d’anticipo e iniziare a fare piani” teorici” alla lunga, vi consiglio il modello europeo ECMWF.
Facciamo un esempio concreto, mettiamo che io voglia organizzare il weekend: a partire dal lunedi , seguirò in maniera attenta se c’è vento in giro, senza farmi troppe illusioni, guardando il modello europeo, per esempio su Windy. Lo farò anche il martedi ed il mercoledì, sempre per essere informato ed eventualmente organizzarmi, e decidere se, ad esempio, tenere libero il sabato o la domenica.  Attenzione in basso a destra, dovete scegliere il modello ECMWF .

Il Giovedì è il giorno nel quale spostarsi su ARPEGE, poichè siamo entrati nella zona “calda” , controlliamo questo modello su due siti: Meteociel E WOL . Facendo molta attenzione agli aggiornamenti, sono precisi e puntuali, ed i palllini colorati di Meteociel ci aiutano a non confonderci. Ricordate che Meteociel VINCE su WOL, è perfetto quando sono allineati, ma in caso di discrepanze prevale il primo. Sono tante le uscite che questo modello ci ha “regalato” quando i siti mainstream non vedevano nulla, ma ancor di più sono i viaggi a vuoto che ci ha risparmiato.

Bisogna fare molta attenzione all’aggiornamento, controllare sempre che la pagina abbia fatto un refresh, scervellarsi su una carta vecchia di 12 ore ha poco senso. Molta molta attenzione anche agli orari, Meteociel è espresso in ora locale, WOL invece in orario UTC, vanno quindi fatte le relative correzioni ( + 1 , +2 in base al periodo ). Man mano che diventerete pratici sarà interessante approfondire anche altri dati: come per esempio la raffica massima, molto utile, o la copertura nuvolosa. Carino su WOL guardare se si è in Highwindarea, quando c’è quella, i dubbi spariscono.
Man mano che vi sentirete sicuri ed inizierete ad esser padroni di questi siti, potrete avventurarvi su AROME, che è un po’ figlio di ARPEGE, con una risoluzione maggiore, occhio però a non farvi ingolosire troppo, sono e rimangono previsioni, un margine di errore c’è e vanno sempre e comunque interpretate.
Se tutto questo vi sembra un po’ complicato, un ottimo inzio è usare questo sito : Nucleoventonda, qui trovate riassunti, Arpege, Arome, un multimodel e anemometri per buona parte degli spot del centro nord. Se abitate in queste zone una ottima idea per non perdere nemmeno una raffica è entrare nel gruppo Whatsapp omonimo (NVO – Nucleoventonda ), potete eventualmente chiedere direttamente a me.

Ok adesso sapete tutto e non avete più scuse 😉 per qualsiasi dubbio non esitate a contattarmi.

PS ci tengo a sottolineare che io ho riassunto qui più o meno quello che c’è da sapere, ma la paternità del metodo non è mia, è frutto dell’esperienza di diversi lupi di mare che popolano le nostre coste.