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“LA TRAM’ VOUS ATTEND!” A LE DEFI DE GRUISSAN.

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Miniguida per affrontare un’incredibile esperienza – testo Tiziano M.

Era qualche anno che il pensiero mi ronzava nella mente. Forse la volontà di provare surfisticamente qualcosa di nuovo o di mettersi finalmente alla prova in una competizione di livello internazionale; il richiamo di una sfida della quale avevo solo letto nelle riviste di settore a mai ne avevo sentito parlare di persona, era forte; sembrava quasi fosse riservata ad un’altra dimensione di windsurfers.

Sarà, ma in un tiepido pomeriggio di novembre mi decido e mando un whattsapp all’amico di tante avventure: “a maggio andiamo alla Defi?”

…..6 secondi e arriva la risposta che temevo…. “ANDIAMO!”

Ecco una mini guida che ha il solo scopo  di stimolarvi e coadiuvarvi nel caso decideste di partecipare:

istruzioni per iscrizione: Scaricabili dal sito ufficiale http://www.windmag.com/defi-wind ;

iscrizione: on line sul sito ufficiale dal 1 febbraio ore 10.00. costo 150 euro circa. Da aprile aumenta a 250 (in caso di rimanenza di posti); affrettatevi perché essendo a numero chiuso non è detto che, tardando, troviate ancora posto.

documenti da produrre: Certificato medico per la pratica agonistica del windsurf  in data non anteriore ad un anno, copia della carta d’identità e, se posseduta, tessera Fiv. Nel caso non ce l’aveste (io non ce l’ho) ve ne faranno una provvisoria, solo per la gara, pagando relativamente poco.

Alloggio: Gruissan Plage: vi sono parecchi chalet, non proprio recenti, ma è un accomodamento ideale per chi intende andare con famiglia e/e vuole rimanere a due passi dalla spiaggia. Non avendo queste esigenze abbiamo prenotato un boungalow in un camping posto a pochi chilometri, ugualmente comodo (Camping Hameau des Cannises);

Gruissan Plage: vi sono tutti i servizi necessari quali market, bar, ristoranti ecc.. Incluso nel prezzo anche l’incontro con atleti famosi e meno famosi (noi ci siamo fatti 2 risate con Dunkerbeck).

Gruissan (paese): ci siamo stati il venerdì, giorno di sole e di bonaccia. Paese accogliente, tranquillo, ideale per lo shopping con famiglia. Vicino ci sono anche le saline con strutture recuperate che meritano una visita. Ristorante specializzato in ostriche incluso.

Spiaggia di Gruissan: Grande, pulita, adatta a grandi e piccoli; veramente bella (se non ci sono almeno 25 nodi e/o è una giornata con vento da sud). Inoltre è attrezzatissima: bagni e docce pubbliche ben tenute ogni 300 metri, fontane per lavare l’attrezzatura; parcheggi in abbondanza fronte spiaggia;

il villaggio della Defi: organizzatissimo. Accreditamento fatto in un attimo; lycra con numero di gara perfetta. Begli stands e tanti eventi. Durante i giorni di bonaccia gli sponsor sorteggiavano  di tutto dalle tavole, ai boma a mille altre cose. La sera sempre bella musica.

l’organizzazione a terra: perfetta.  Skipper meeting anche abbastanza lunghi nei quali l’istrionico Philippe Bru illustrava le regole e le modalità di gara, il sistema di sicurezza e le procedure di firma ante e post prova.

l’organizzazione in acqua: dei fenomeni. Hanno fatto e pensato di tutto per garantire la sicurezza; in caso di problemi recuperavano il malcapitato in pochi secondi.

Il campo di gara: è meno semplice di quel che sembra. Un bastone di circa 10 km da ripetere quattro volte, da Gruissan Plage a Port La Nouvelle nel corso del quale le condizioni cambiano, sia per intensità di vento (rafficatissimo) che per la sua angolatura. Con la direzione normale della Trmontana si parte leggermente di bolina ma si arriva alle due boe di Port La Nouvelle di lasco pieno. Comunque stupendo.

E’ stata, dicono, un’edizione memorabile, con circa 1200 iscritti. Tre prove svolte. La prima  il giovedì pomeriggio con 25/35 nodi, le altre due la domenica con la  “Tram Noire” che oltre ad abbassare la temperatura a 8 gradi (si vedevano i Pirenei imbiancati e durante il primo bordo ci si erano congelate mani e piedi come nelle uscite invernali col Peler) sparava raffiche a 45 nodi.

La partenza è da brividi ma una volta capito come fare non è difficilissima. Fa comunque impressione trovarsi in mezzo ad altri 1200 surfers sulla lay-line in attesa che il “rabbit” attraversi il campo di gara a tutta velocità per dare il via. L’arrivo alla prima boa,  generalmente soprainvelati, non è da meno.

Da parte nostra, nonostante l’inesperienza e l’attrezzatura non proprio da slalom, ci siamo battuti penso abbastanza bene posizionandoci attorno alla 400esima posizione che per surfisti della domenica come noi è, concedetemelo, una grande vittoria.

Ma quel che conta non è la posizione d’arrivo ma aver vissuto un’esperienza unica, intensa, incredibilmente adrenalinica, nell’allegria e nella spensieratezza di un ambiente eccezionale.

Grazie Philippe Bru, grazie Defi: ci avete fatto rivivere la vera essenza del windsurf.

Tiziano Maestrello

Daniele Scarsini

Alcune foto estratte dal sito “http://www.windmag.com/defi-wind-news

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