Inchieste

Progetto Serenity, una riflessione… anche da parte nostra

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(di Windsurfmag.it ) Qualche giorno ho fa’ ho letto con molto interesse un articolo al titolo “Progetto Serenity, una riflessione” , su Funboardmag.com . Per chi non conoscesse questo progetto, puo’ leggere qui sotto l’articolo come è uscito dalla tastiera dell’amico Fabio,  e non posso che condividere in pieno la sua conclusione.  Tralasciando momentaneamente la nobilissima causa che questo progetto rappresenta è oggettivo come nel nostro sport ci sia bisogno di iniziative come questa , come ad esempio  il “domani plano anch’io” de iParassiti.com . Io non sono a conoscenza di altre realtà simili in giro per la nostra penisola, (spero che sia per ignoranza mia e non per assenza delle stesse)   per questo motivo mi inchino di fronte allo spirito dei ragazzi del lago, al loro disinteresse e al loro amore per questo sport.  Forse è davvero giunto il momento di fare qualcosa se vogliamo salvare tutti assieme questo sport , è giunto il momento di non pensare solo alle nostre 2 ore di planata , o al profitto che possono dare 3 ore di lezione (a pagamento ) in piu’…  qui è in gioco la sopravvivenza vera e proprio dello sport che tante soddisfazioni ci regala… siamo sicuri di volerlo sacrificare all’altare degli interessi economici di pochi ? 

Con la serata di venerdì si è conclusa per quest’anno la terza edizione del Progetto Serenity.
Questo progetto, nato nel 2010 per volontà di due famiglie di Malcesine (VR), è rivolto ai giovani per dargli la possibilità di capire quali opportunità possa offrire il Lago su cui vivono a livello di sport, e specialmente per il windsurf. Non è di fatto un segreto che a Malcesine, uno degli spot più ventosi al mondo, durante il sabato e la domenica venga invaso da un’incredibile quantità di surfisti provenienti da tutta Italia e Europa, mentre di giovani leve locali se ne vedevano sempre troppo pochi. Luca e Matteo, a cui è dedicato il progetto, erano due giovani surfisti di Malcesine che facevano il loro amato sport nel loro paese.

Omar e Miko studiano la loro prossima manovra.

Unendo le forze e appoggiandosi a due scuole windsurf di Malcesine, il Nany Aqua Center di Navene e il centro EuropaSurf&Sails della Fraglia, in queste tre stagioni (2010, 2011 e 2012) sono stati effettuati 230 corsi gratuiti di 9 ore ciascuno per permettere ai ragazzi e ragazze di Malcesine (ma non solo) e ai loro genitori di provare il windsurf. Di questi corsi il 90% sono stati effettuati a ragazzi e ragazze under 18.
Tra tutti questi corsi effettuati, 50 tra ragazzi e ragazze, hanno continuato l’attività e sono diventati a tutti gli effetti dei nuovi windsurfisti e sono tutti under 18! Hanno potuto usuffruire anche di un buono di 150 euro per l’affitto stagionale dell’attrezzatura presso le due scuole convenzionate, il Nany Acqua Center e il EuropaSurf&Sails.
Di questi 50 nuovi surfisti, i 15 più “invasati” hanno iniziato dall’anno scorso a seguire uno stage di freestyle due giorni a settimana durante l’estate, di cui il vostro caporedattore si occupa direttamente vestendo i panni del “teacher”. Altri invece hanno iniziato con lo Slalom e da quest’anno hanno provato a partecipare alle prime regate. Anche questo gruppo è composto da soli ragazzi e ragazze under 18!

Tommaso in Vulcan.

Spiegazioni in acqua delle manovre…

… Analisi dei video della giornata dopo la session in acqua…

… Ultimi consigli prima di iniziare la giornata lavorativa…

Quest’anno, durante alcune delle lezioni, abbiamo avuto anche lo straordinario intervento di Andre Paskowski (pluri campione europeo di freestyle) e di Steven Van Broeckhoven (campione del mondo freestyle 2011), e i ragazzi hanno avuto modo di surfare insieme ai loro idoli e di imparare alcuni segreti “top class”.

Steven Van Broeckhoven con i ragazzi del Progetto Serenity.

Il Campione del Mondo Freestyle ha dato spettacolo in acqua mostrando ai ragazzi alcune manovre come Forward, Shaka, Spock… e poi si è divertito eseguendo le sue manovre da Campione.

Andre Paskowski durante il suo intervento al Progetto Serenity… qui spiega come eseguire un perfetto Spock!

In conclusione di questa terza edizione del Progetto Serenity, è stata organizzata un gara di freestyle di fine corso e la premiazione è stata fatta venerdì sera durante una fantastica cena di “arrivederci al prossimo anno con il next level…”, dove hanno partecipato tutti i ragazzi e le persone che a vario titolo hanno collaborato o sono intervenute al progetto. La cena si è svolta da Speck Stube a Malcesine.

Marco Carletto, fondatore del Progetto Serenity, interviene durante la serata di premiazione.

I premi per la gara di fine corso del Progetto Serenity edizione 2012: I classificato, Filippo Marcolini; II classificato, Tommaso Carletto; III classificato, Sebastiano Vannini; IV classificato, Arnold Per.

Ci tengo in questa occasione a ringraziare Marco e Sandra per avermi dato la possibilità di collaborare in questo progetto, i fotografi Crazy, Angela Trawoeger e Saara Benamati che hanno reso il tutto ancora più speciale grazie alle loro foto, Giacomo Milani per il suo importante aiuto, e tutti i ragazzi che hanno partecipato allo stage… e che stanno mettendo nel cassetto manovre su manovre e presto si affacceranno anche al mondo delle regate freestyle.

La mia riflessione si rivolge però al primo dato che vi ho dato (e sono fonti reali non stime…): 230 corsi effettuati da cui sono nati 50 nuovi praticanti. Penso che con l’aiuto delle scuole e di altre iniziative in giro per l’Italia di questo tipo, questo ampio delta tra corsi/neo windsurfisti, possa diminuire, ovvero aumentare il numero di coloro che poi continueranno a praticare lo sport.

Ognuno di noi ha il proprio lavoro e impegni vari, ma sono convinto che con un po’ di buona volontà, come è stato dimostrato da questo progetto, e unendo le forze si possa aumentare il numero dei praticanti di questo meraviglioso Sport… in un momento in cui ne ha veramente bisogno!

courtesy Funboardmag.com , per la gallery completa leggi l’articolo completo

 

1 Comment

  1. lorenzo

    3 Ottobre 2012 at 12:59

    per esempio:
    una decina di anni fa’ ho fatto un corso , primo livello, di immersioni SSI , un “pool” di istruttori e negozi Bolognesi, offrivano il corso gratuitamente (1 sera alla settimana per 2 / 3 mesi, teoria in aula e pratica in piscina ) con lo scopo di aumentare il numero di appassionati, incentivare la pratica, aumentare le vendite di materiale e le presenze a weekend e viaggi organizzati. Perche’ nel windsurf questo è impensabile ?

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