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Raccontando Jerì

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Testo e foto © Superpippo. Mark Twain diceva “Scrivi ciò che conosci”, forse è per questo che, nonostante io e Lorenzo ne avessimo parlato più e più volte, e nonostante la quantità infinita di cose che ci sarebbero da raccontare su Jerì, non mi ero mai deciso a scrivere. Perchè, a dispetto delle 4 volte che ci sono stato, sento di conoscere solo una piccola parte di quel mondo. Ci sarebbero persone che avrebbero molto più titolo di me di parlare di Jerì, persone che conoscono bene quel remoto angolo di mondo, ma… c’è sempre un ma. Siamo in una situazione particolare, la mia quinta volta, che sarebbe dovuta essere il prossimo Agosto, è appesa a un filo. Quindi, quale migliore momento di questo tempo di quarantena, per tenere acceso anche un piccolo barlume di speranza? E cosi ieri, dopo l’ennesimo scambio di messaggi con Lorenzo, mi son detto : ” dai proviamoci e vediamo cosa viene fuori ! ”

Dunque: come dicevo sopra ho avuto la fortuna e la possibilità di andarci per 4 volte. La prima volta, come spesso accade per le cose belle, fu quasi un caso. Una congiuntura positiva di eventi, che mi permisero di scoprire questa località, di cui tanto avevo sentito parlare prima;  era il periodo natalizio del 2015.
Quello che mi rimase di quella esperienza fu un mix di cose mai provate prima in una vacanza. Avete mai provato la sensazione  di vivere immerso in una favola per 15 giorni? Ecco, direi che rende bene l’idea, una favola, un vero sogno ad occhi aperti. In realtà io ci ero andato per il mio tanto amato windsurf, ero riuscito per l’ennesima volta a convincere moglie e figlia a seguirmi,  con le solite “balle” che solo noi windsurfisti sappiamo raccontare così bene. Poi, incredibilmente, mi resi conto che il windsurf in quel posto è “soltanto” la ciliegina sulla torta… e che ciliegina.
Tutto a Jerì per me era nuovo, particolare, mai provato prima; nessuna somiglianza con altri posti già visti. A cominciare dal fatto che si cammina sempre sulla sabbia, che il tempo scorre veramente lentissimo, ma le giornate volano via,  nonostante siano tutte, ma proprio tutte uguali. Che i tramonti non sono tramonti, sono quadri animati dipinti da Picasso, che il tramonto sulla duna “Do por do Sol” è una delle esperienze  da fare nella vita, che i brasiliani sono persone veramente semplici e cordiali, che le Pousade che ci sono sono piccoli pezzi di casa nostra.
Quella dove alloggiammo noi poi, beh, cosa dire della Pousada do Mauricio? Alloggiare alla Pousada do Mauricio è veramente come essere a casa. Tutto profuma di semplicità, accoglienza, genuinità. La colazione della mattina, nella grande terrazza comune, è un momento di gioia, convivialità e condivisione anche e soprattutto per il fantastico buffet offerto.
Maurizio è una persona splendida (ed un superbo windsurfista). Italiano, anzi romagnolo, che è un valore aggiunto, è stato uno dei primi alla fine degli anni ’90 a credere nelle potenzialità di questo posto. Tutto lo staff della Pousada è di una gentilezza unica, non vorresti mai alzarti, ma alle 11 il richiamo del mare e del vento inizia a farsi sentire forte.
Qua è doveroso fare una distinzione fra i vari periodi. Quelli di cui parlerò io sono: Dicembre ed Agosto.
Come ho detto sopra la mia “prima volta” fu, casuale, a Natale; le altre invece scelte e programmate ad Agosto. A Natale  l’atmosfera è molto influenzata dalle festività, con tanto turismo locale, ma sempre con la stessa voglia di divertirsi e fare festa, anzi forse pure di più. Il clima è buono, caldo ma leggermente umido. Le condizioni per il windsurf sono molto differenti di anno in anno, ma possiamo affermare che il vento è nella fase “calante”, mentre gli swell si susseguono con più frequenza. Volendo sintetizzare è un periodo ottimo per Sup e surf da onda, mentre per il windsurf ci vuole un po’ di fortuna. Nel Dicembre 2015 devo dire che non è andata malissimo, con una decina di giorni su 15 di vento intorno ai 20/22 nodi, e un  paio di swell non male (uno in particolar modo il 23 Dicembre). Per la mia prima volta avevo deciso di noleggiare l’attrezzatura e la mia scelta cadde su Jeri 250, la scuola di Edvan e Aurora. Scelta azzecatissima!!! La scuola è molto ben curata, il tocco femminile di Aurora è evidente, il personale è molto cordiale e disponibile.  Il materiale è  Rrd, al top di gamma,  ed è presente anche uno shop dove si possono trovare t-shirt, cappellini,  gadget a non finire, insomma tutta quella roba che a noi surfisti fa impazzire😊 La scuola si trova direttamente sulla spiaggia e offre servizi a 360 gradi : lezioni e noleggio Surf, Windsurf, Sup e Mtb. Se volete migliorare e imparare manovre anche avanzate chi meglio di Edvan?!?
Le altre 3 volte ho conosciuto e scoperto la Jerì di Agosto, che mi ha letteralmente stregato, (onestamente grazie ai consigli del mio amico Fabry the Surfer). Clima splendido, caldo secco e giornate lunghe e soleggiate, poco affollamento sia in paese che in acqua (ho contato al massimo 20 vele contemporaneamente in mare) e soprattutto per me che sono un peso massimo, vento da forte a molto forte, sempre molto costante. Ad Agosto, avendo la possibilità di stare per più tempo (3/4 settimane) ho sempre optato per portare la mia attrezzatura, usufruendo anche delle agevolazioni che a volte Tap Portugal offre. E qui devo spendere una parola speciale per i servizi offerti dalla Bob Wind School di  Moabio. Moabio penso lo conoscano tutti, avendo lavorato per tanti anni sul Garda alla Conca d’Oro. La sua scuola, Bob Wind School, è veramente un ottimo appoggio per chi cerca ottima attrezzatura windsurf  Sup e Surf da onda. Tanta scelta di tavole e vele di tutte le misure, e poi c’è lui, Moabio, che è di una simpatia contagiante e disponibilità uniche.😍😍😍 Il tutto condito dal tocco femminile di Petra e dall’allegria dei loro 2 figli Ben ed Elias. Quando si esce dall’acqua, verso le 17 la birretta è sempre in fresco, e tutto finisce con il tramonto da godere in loro compagnia. Bob Wind School è veramente  “casa tua”.
Volendo entrare nel dettaglio delle condizioni per il windsurf, direi che Agosto è un periodo caratterizzato da vento forte, più o meno 25/30 nodi. Si esce mure a destra e il punto di riferimento per tutti è la “bandiera”. Prima della bandiera il vento è rafficato, ma come per magia, appena la si oltrepassa, immediatamente il vento diventa disteso e costante. Per i normopesi le vele piu usate sono 4 -4,5mq e le tavole piu usate sono intorno agli 80 litri. Io che sono un peso massimo (overpiotta come dice il mio Amico Frankone) uso quasi sempre 5 e 5,3 mq , che per me è un sogno,  abituato come sono a metrature ben maggiori.
Agosto non è periodo di swell, quindi tanti usano tavole polivalenti, come freestylewave o freestyle per smanovrare (e ci sono Brasiliani veramente fortissimi); ma se il periodo di permanenza è abbastanza lungo, man mano che si avvicina la fine del mese, si riescono ad avere delle giornate con qualche onda carina. I brasiliani esperti, chi abita lì da tempo o chi conosce bene il posto, nel periodo agostano l’unica cosa che guardano è la tabella delle maree. Quella è l’unica cosa veramente importante per loro, da quello si capisce che tipo di giornata sarà. Io vi confesso che, ancora dopo 4 vacanze, ci ho capito il giusto e quindi mi affido molto a loro. In linea di massima con la bassa marea è il momento di vento più forte, la media marea è il momento migliore per le onde; l’alta marea è quella un pochino meno interessante, poiché rende difficoltoso uscire, vista l’assenza di vento sottoriva e tende a rovinare un po’ le onde.
Una cosa però è sicura: se la marea starà ancora salendo verso le 15, cioè nel momento di maggiore intensità del vento, allora quella sarà un’ottima giornata, perchè sia alla “bandiera”, sia alla Malhada si avranno buone onde, sia per saltare che per serfare. La Malhada è la spiaggia sopravento alla bandiera, ci si arriva con 3-4 bordi stringendo di bolina, oppure anche a piedi non è impossibile (più o meno come dal parcheggio del Tropical alla spiaggia a Chioggia😊). Io la adoro perchè il vento lì è molto forte anche sottoriva, e questo per me è fondamentale, l’onda sale velocemente ma è un po’ più “rotta”. Con il picco di marea diventa uno spot per gente brava, quindi io me la dò a gambe😁. Alla bandiera invece “il parco giochi è aperto”. Lì arrivano dei set di onde regolari, anche se mai oltre il metro/ metro e mezzo (per le mie scarse qualità, più che sufficienti a farmi divertire). I più bravi danno spettacolo, con salti altissimi e manovre freestyle degne di una gara PWA. In questo Edvan, Bra 250, è lo spettacolo fatto persona, a volte viene da chiedersi come cavolo faccia ad andare così alto e sempre così composto: una roba pazzesca visto dal vivo!!!
Il vento fuori aumenta spesso fino a regolarizzarsi sui 30 nodi, che con un’onda di marea importante, forma dei panettoni bellissimi da passare a tutta velocità. Sia alla “bandiera”, che alla Malhada non ci sono particolari pericoli. Una cosa però bisogna tenerla presente: attenzione all’entrata in acqua (consigliato l’uso delle scarpette, io le uso assolutamente). Poiché in Agosto le maree trasportano sassi e rocce, rendendo l’entrata in acqua un po’ difficoltosa, (poi scompaiono coperti dalla sabbia man mano che la stagione va avanti) e se la marea sale, copre anche gli scogli vicino riva. Ma soprattutto portatevi una buona crema protettiva, il sole picchia forte, l’acqua è calda, quindi la tentazione di “costume e trapezio ” è forte… e scottarsi è un attimo! Altra cosa da considerare è che il vento è abbastanza di terra, side off, ma questo non è un particolare problema, poiché la costa continua a girare, quindi anche in caso di problemi si riesce sempre a raggiungere la riva. Il servizio di vigilanza del Club Dos Ventos è sempre presente, ma è consigliabile non esagerare con i bordi troppo lunghi verso il largo ( ma questo ovunque ).
Se poi si riesce ad azzeccare la giornata giusta, di combinazione vento/marea, da non lasciarsi scappare la possibilità del famoso “downwind”, cioe’ un lasco a tutta velocita dalla bandiera fin oltre la duna. Io che l’ho fatto una volta insieme ad un amico, vi garantisco che è  una scarica di adrenalina continua.
“Perdere acqua volutamente” con 30 nodi, non è così facile 😁, ma una volta oltre la duna la soddisfazione raggiunge livelli mai toccati (almeno per me).
Per ritornare, se il vento lo permette con 2-3 bordi di bolina si riesce a risalire (io ce l’ho fatta e vi garantisco che sono tutto fuorché  un bolinatore 😂), altrimenti una passeggiata di circa un’oretta non sarà una tragedia così grande 😊.
La giornata  surfistica finisce al tramonto, verso le 17,30, ed inizia un’altra avventura: fatta di tramonti indimenticabili, cocktail e spiedini da consumare sulla spiaggia, balli, chiacchiere con gli amici, allegria e spensieratezza.
La comunità italiana (particolarmente folta) e non si ritrova da Maurizio per l’aperitivo delle 18. Ci vanno tutti, ma proprio tutti e dopo c’è soltanto l’imbarazzo della scelta. Ristoranti e locali a non finire : lo spaghetto da Raffaele, la crepes da Naturalmente, la picanha da Joao Barro o da “Na Casa Dela” sono assolutamente un must. Oppure se volete vivere  il lato mondano e trasgressivo di Jerì  non potete mancare al Cafe’ Jeri. Io lo adoro😍😍😍, locale bellissimo al 5 piano dell’Hotel Hurricane dove ballare e divertirsi fino allo sfinimento.😊
Spero di non essermi dilungato troppo, ed aver trasmesso a voi che leggete una piccola parte delle sensazioni che si provano a Jerì, perlomeno avervi incuriosito
Ringrazio Maurizio e Carol per la loro ospitalità e disponibilita’, FranKone mio “guru” personale, buona parte di quello che conosco lo devo a lui. Gigi le Carrò che conobbi la prima volta e a cui spesso chiedo consigli prima di partire. Edvan e Aurora di Jeri 250 sempre carini e gentili, Moabio e Petra perché  Jerì senza Bob Wind School non sarebbe la stessa. I miei compagni degli ultimi 2 viaggi e che lo sarebbero dovuti essere anche per il prossimo : Massimo, Debora, Andrea, Valentina e Dagan; perché  la soddisfazione di aver trasmesso a degli amici cosa è Jerì, averli convinti a venire la prima volta, e vedere che anche loro se ne sono innamorati, beh, non ha eguali.
Sono sicuro di aver tralasciato tante cose, era difficile concentrare tutto in un solo articolo, che dire magari sarà la scusa per fare un “Raccontando Jerì Capitolo 2”.
Ci vediamo presto in acqua, sono sicuro 😊
Abraços
Testo e foto © Superpippo

1 Comment

  1. moabiojeri@hotmail.com

    29 Aprile 2020 at 18:25

    Belli commenti!
    Grazie Fillipo… speriamo di vedervi presto.
    Abbraccio grande da tutti noi.

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