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Test Simmer Flywave 85

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Testo e Foto Alessandro Francioni ITA-666
L’emozione ed il desiderio erano forti quando ho iniziato a scartare dalla scatola che conteneva l’oggetto dei miei desideri.
Era tanto che volevo cambiare la mia tavola piccola dato che il mio vecchio quad non ne poteva più e che prematuramente mi aveva abbandonato. E dopo aver provato vari modelli ed essermi documentato, aggiornati e studiato le tendenze delle ultime tavole ho scelto la Simmer Flywave 85 che anche a sentire opinioni e test veniva considerata la migliore novità del 2014.
Fare un test e sempre una emozione ma anche una responsabilità perché non è facile trasmettere le proprie emozioni e sensazioni utilizzando parole chiare e certe, che possano dare una traccia e una analisi utili ad un collega per un eventuale scelta di acquisto, ed in ogni caso le opinioni sono influenzate dal proprio livello tecnico, e dalle proprie caratteristiche fisiche e dallo stile di surfata.
Ma devo dire che in questo caso il test e stato un piacere e non ho avuto alcuna difficoltà, le sensazioni percepite sono chiare e hanno dato solo conferme alla mia scelta.
Flywave è il modello più tirato della casa Simmer una pura tavola wave. Prendo in mano la tavola e comincio ad osservarla e a cogliere tutti i dettagli costruttivi mentre monto le straps e le pinne.
Subito mi colpisce la leggerezza e la compattezza della tavola che appare con una grafica essenziale ma molto accattivante come nella tradizione Simmer e già mi fa piacere che faccia “pandan” con le mie vele sempre Simmer.
La costruzione è ottima e si capisce subito che il carbonio non manca, partendo dalle 5 scasse sempre in carbonio e alla uso del nuovo tipo di carbonio a “quadrettoni” a vista nella carena .
le straps sono di ottima fattura e di facile regolazione morbide e confortevoli, come usa ora le straps posteriori si montano con una doppia vite in modo che non si girino, deformino, o rompano.

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Le 4 pinne in dotazione di serie sono ottime e ben fatte ed entrano perfettamente nelle 5 scasse Slotbox in carbonio , le viti che serrano le pinne invece non mi sono piaciute molto perché il foro è piccolo e vengono serrate da una brucola, invece che con un cacciavite a stella, ma alla fine non ne ho fatto un dramma in quanto ho preso la brugola e la ho messa da parte pronta allo scopo.
Un’altra cosa che mi ha dato incertezze è il tipo di antisdrucciolo utilizzato che al contrario di quello che sono abituato a vedere e di una granatura molto fine. Non mi ha dato mai una sensazione di instabilità o di scivolare e funziona molto bene , ma ho la sensazione che possa durare meno del altro tipo, ma questo ci vorrà tempo per capirlo.
La valvola di chiusura e molto grande e bella e si chiude benissimo dandomi una sensazione di sicurezza.
Lo shaper Hola Helenius ha realizzato un doble concave abbastanza accentuato, ma con la zona centrale molto piatta e solo nella zona delle pinne il roker e più generoso. I bordi sono abbastanza spessi e ciccioni con curve morbide e regolari con la poppa e fine e affusolata, in controtendenza ad altre marche dove è più corta e tagliata.
La tavola date le 5 scasse ha la possibilità di utilizzare tutti i tipi di settaggio da monofin a quad, e addirittura Simmer ha progettato le pinne e scasse in modo da montare la conformazione quad e truster in due modalità: la prima classica da usare con venti on o sideon con le pinne grandi dietro e le piccole avanti, la seconda per condizioni di onda grossa side sideoff con le pinne piccole dietro e quelle grandi avanti. Insomma ce né per tutti i gusti e tutti gli usi ed i manici.
Ma veniamo al test in acqua, io peso circa 80 kg e sono alto 185cm, ho usato la tavola un pò in tutte le condizioni, in Toscana e Lazio con vento forte sideon e side, e in Sardegna con vento forte side ed onde grosse e vento debole e trafficato, ho usato la tavola con la conformazione truster e quad cercando il setting migliore per le varie condizioni.
La prima grande novità, al contrario di quello ero abituato usando tavole radicali di altre marche e nei vari tests che ho fatto, e che la tavola plana molto presto e ha una grande accelerazione, soprattutto nella conformazione truster
Questo mi ha dato di conseguenza 2 grossi vantaggi che in condizioni wave non sono trascurabili: il primo che riesco a superare meglio le schiume e gli shorebreak partendo prima in planata, l’altra cosa e che ho avuto bisogno di meno vento addirittura usavo una misura in meno di vela a parità di condizioni, detto da uno che ha sempre amato l’overpower! Inoltre in andatura e molto morbida e fluida senza sbattere su i chop e nel mare che “ribolle”, oltre una grande sensazione di solidità, segno che il carbonio non manca.
La tavola non mi ha mai dato problemi anche con vento forte o in sopra invelatura e soprattutto con la conformazione quad risulta veramente inchiodata a terra dandomi la possibilità di usarla con vele fino alla 3,7 e 45 nodi. Ormai c’e da dire che questi nuovi “shape” e queste tavole compatte e più corte hanno in range di utilizzo più ampio ed un confort in andatura migliore.
E anche questa Simmer Flywave non smentisce le aspettative: la tavola in surfata e veramente veloce e fluida con raggi di curvatura strepitosi sia in frontside che in backside , consentendo di arrivare sul lip con maggiore controllo e velocità, e anche con onde piccole le sensazioni in surfata sono entusiasmanti.
Il controllo e sempre al massimo e la tavola nei cutback con onde poco potenti e piccole risulta sempre radicale e veloce, la tavola non perde mai velocità e mantiene le traiettorie impostate. Con onde grosse le sensazioni si amplificano e tutto diventa più facile, la semplicità di impostare le traiettorie e controllo ottimizzano la surfata e il godimento è al massimo.
Nei salti la tavola mi ha entusiasmato molto per il suo controllo e la facilità di gestire le rotazioni, e grazie alla compattezza gli atterraggi mi sono sembrati più facili e sicuri.
Devo dire che Flywave 85 ha soddisfatto in pieno le mie aspettative di tavola wave radicale ed esplosiva, ma la ho trovata veramente facile e gestibile, ed e proprio questa la caratteristica principale di questa tavola la sua facilità di adattamento e di utilizzo in tutte le condizioni e per tutti i mari, per poterla usare negli spot sotto casa in Europa o in un viaggio radicale al estero.
Il test mi ha talmente soddisfatti che ho deciso di prendere anche il modello Flywave 95 litri per completare il set di tavole con quella da vento più leggero, e mi riservo di fare il test anche a quella per confermare le mie positive sensazioni.
Ringrazio l’importatore Simmer Style Claudio Bertagna per i consigli ed il supporto tecnico, se capitate in Toscana a surfare state certi che vi faccio provare tutti i materiali Simmer e se qualcuno fosse intenzionato a cambiare tavola posso senz’altro consigliargli il Flywave 85.

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Buon vento a tutti
Francioni Alessandro ITA666

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