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Tutto sulle tavole Goya-Quatro 22/23

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Special Thanks Detour.surf. Più accessibili, più performanti, più divertenti Due brand, un unico progetto. Trovo utile presentare contemporaneamente le nuove tavole Goya con quelle di Quatro perché i due brand seguono un unico progetto. Le persone dietro a Goya e a Quatro sono le medesime, infatti lo shaper è lo stesso: Keith Teboul. La storia di Keith è iniziata a Maui nel 1996 quando, insieme a Francisco Goya, Jason Prior e Sean Ordonez, ha fondato Quatro con l’obiettivo di fare le migliori tavole custom in assoluto. Nel giro di pochi anni la maggior parte dei windsurfisti professionisti, indipendentemente dal proprio sponsor, usava tavole custom Quatro. Ricordo ancora il mio stupore quando ho visitato per la prima volta la Cannery a Haiku dove si trovano i quartieri generali di Goya/Quatro/KT/MFC e la shaping room di Keith Teboul. Su una grossa scaffalatura c’erano le grafiche di vari brand concorrenti, pronte per essere applicate sulle tavole custom di qualche famoso pro. E così è tutt’ora, i custom di Keith sono ancora considerati i migliori e la sua bravura e fama come shaper si è riversata anche nel surf da onda e nel mondo foil. Per descriverti meglio il livello e la qualità in questione, considera che il suo “cliente più assiduo” attualmente è Kai Lenny! Fare tavole per i migliori windsurfisti al mondo ha permesso a Keith Teboul di crescere e evolversi mantenendo il passo con l’evoluzione dello sport e allo stesso tempo contribuendo alla evoluzione dello sport stesso.

Questo stile e questo approccio è stato mantenuto anche quando, nei primi anni 2000, Goya e Quatro hanno iniziato la produzione di serie in Cobra (Tailandia). La produzione custom non si è mai fermata, anzi, ha assunto un ruolo sempre più fondamentale: tutto parte dalla ricerca e sviluppo, dall’interazione con i più forti atleti cosi come con i tanti windsuristi amatoriali in giro per il mondo. Prima di scendere nel dettaglio ti ricordo che, se non lo hai ancora fatto, iscrivendoti alla nostra newsletter riceverai subito il codice per avere lo sconto del 10% valido per tutto il 2022 su tutti gli acquisti online… e riceverai, in anteprima, via email, le prossime pubblicazioni di detour.surf

Collezioni complementari
Mi piace definire i due brand complementari tra loro: tutti i modelli si differenziano per caratteristiche e performance, in modo che ogni surfista possa trovare la giusta soluzione alle proprie esigenze. Il catalogo tavole Goya è articolato e ampio, dalle tavole wave a quelle per flat water e scuole. La proposta Quatro invece conta solo 3 modelli legati ovviamente al mondo delle onde. Per semplificare la presentazione è comodo ordinare tutti i modelli Goya e Quatro dalla tavola più radicale (per le onde) alla più facile:

Quatro Pyramid
Goya Custom 4
Quatro Cube
Goya Custom 3
Goya Nitro 3
Quatro Power
Goya One

Le innovazioni
Le innovazioni apportate a tutti i modelli hanno l’obiettivo di rendere migliori prestazioni più facilmente raggiungibili. Perché, in fin dei conti, facciamo windsurf per divertirci… e senza dubbio, meglio si surfa, più ci si diverte! Ogni singolo dettaglio è stato ridiscusso, il superfluo eliminato, il fondamentale fatto meglio, ogni singolo volume di ciascun modello è stato sviluppato singolarmente. La costruzione (di serie, in Cobra) si basa su tecniche di produzione e utilizzo di materiali per i quali Goya e Quatro hanno l’esclusiva. Il risultato è una tavola di serie con prestazioni e struttura molto similari alle tavole custom che Keith produce a Maui.Tutti i team riders Goya e Quatro infatti usano le tavole di serie anche nelle competizioni mondiali. Oltre a garantire prestazioni eccellenti, la costruzione pregiata garantisce durabilità e robustezza; un prodotto che dura di più nel tempo ha più valore e ha un impatto più sostenibile a livello ambientale. I cambiamenti apportati ai vari modelli per rendere le tavole più accessibili e più versatili senza sacrificarne le prestazioni partono dai rail (bordi). Bisognerebbe scorrere la mano sul bordo da prua verso poppa per capire meglio di cosa sto parlando: è tutta questione di come avviene il passaggio dal bordo tondo verso la prua al bordo sottile e spigoloso in poppa,. Le prue diventano più piene ma più strette, i bordi più spessi creano una zona in coperta più piatta nella parte centrale e più a schiena d’asino nella parte di poppa.A parità di volume ora le tavole risultano più stabili, entrano in planata prima, raggiungono velocità superiori, risultano più comode e sono più facili da manovrare.

Quale tavola scegliere
Wave riding Per i più esperti e per chi ha la fortuna di frequentare spot wave con condizioni side/side-off, Il Pyramid è la tavola giusta. Richiede più tecnica e più tempo per farci amicizia. Nella surfata down the line, una volta trovata la parete dell’onda, genera inequivocabilmente la sensazione più bella che un surfista può desiderare. Per chi ha meno occasioni di prendere confidenza con la propria tavola wave e per chi, oltre ad andare a cercare le condizioni più belle in giro per il mondo, si trova anche a fare i conti con condizioni side-on, il Goya Custom 4 è veramente polivalente e super performante: boss dello spot da Ho’okipa a Pozo. Il Goya Custom 3 e il Quatro Cube sono i wave più facili e più versatili. Da usare veramente a qualunque livello e in qualunque spot wave. Il Cube con le 4 pinne conferisce sicurezza in surfata anche sul chop. Il Goya Custom 3 è più libero e più veloce. Oltre a surfare benissimo è molto divertente in condizioni bump & jump. Se il tuo home spot ha sempre condizioni side-on e on-shore, il Goya Nitro potrebbe farti cambiare idea sulle uscite con vento da mare. Ti farà divertire anche nelle condizioni più difficili. La sua agilità e velocità ti farà prendere onde prima irraggiungibili e trovare rampe dove gli altri non le vedono. Il Quatro Power e il Goya One sono i due freewave e sono anche le tavole più vendute. Dal bump & jump al wave, considerati tutti i volumi, rispondono alle esigenze della gran parte dei windsurfisti. Minime differenze tra i due: il Power è più compatto e tondeggiante, il One è più allungato e affusolato. Il Power si comanda più col piede dietro mentre sul One si sfrutta maggiormente il passaggio di carico tra gamba avanti e gamba dietro. Il One può essere più veloce e più intuitivo. Il Power più preciso e reattivo.

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