Viaggi

Un Assaggio di ‘Endless Summer’

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(by gianluk) Dopo vari windsurf-trip nelle classiche mete estive, da tempo inseguivo l’idea di partire con l’arrivo dell’inverno, per migrare verso qualche calda e ventosa spiaggia dell’emisfero sud…
L’occasione si è presentata durante una trasferta tardo-autunnale sulla costa maremmana, quando l’amico Giacomo (aka ‘Cappuccino’), appassionato waverider con un passato di competizioni freestyle, mi ha prospettato un posto in panchina nella spedizione ‘Colle Val D’Elsa – Cape Town, Capodanno 2013’.
Dopo un lungo mese di trepidante attesa, a fine dicembre, visto il rinvio della profezia Maya e la rinuncia di uno dei titolari, il sogno si è finalmente materializzato, con repentino acquisto del biglietto e definizione degli ultimi dettagli logistici.
Del Sud Africa è stato scritto tanto: aggiungo solo qualche appunto di viaggio, come sintesi del riassunto di una vacanza fitta di emozioni.

Durante la nostra permanenza, l’oceano ha regalato condizioni ottimali a Sunset (‘Cape Doctor’ + swell da ovest) e, per non scontentare i piedi più raffinati, alcune trasferte verso gli spot più a nord.

Con un’accoglienza del genere, contagiato dalla verve dei compagni e ubriaco di adrenalina, anche una mezza pippa come il sottoscritto (e per di più monopinna-dotato) si è provvisoriamente convinto che la nostra percezione della realtà altro non sia che “la proiezione virtuale del proprio ‘io’ digitale” e della necessità di buttarsi oltre gli angusti confini costruiti dalla propria mente…

E sebbene la lavatrice di Sunset abbia preteso anche da noi un tributo di alberi e vele sfasciate, l’uscita più ‘estrema’ è stata piuttosto una session su onde nane e con vento al limite: resa estrema dall’ansia di poter avvistare, magari nel mezzo di una traballante virata ‘sinker’, qualche graziosa appendice triangolare a pelo d’acqua!
Ma per ogni amante delle onde, uno dei momenti irrinunciabili della vacanza è stravaccarsi in spiaggia a contemplare le curve disegnate dai compagni sulla superficie liquida: utile per imparare e progredire, ma anche il solo gusto di godersi lo spettacolo è impareggiabile.

Per non parlare della memorabile session serale a Big Bay, sullo sfondo di un tramonto mozzafiato, teatro di un’accesa sfida a colpi di rotazioni e surfate tra old-school (il ‘vecchio leone’ Pier) e new-generation (Giacomo ‘no-gravity’): a me l’onore e il piacere di immortalare la heat, allietato da una gustosa radiocronaca a cura dei fratelli Ale e Loris…

E la sfida/confronto si è ovviamente riproposta a tutti i livelli, compreso quello squisitamente filosofico, con un appassionato dibattito sull’eterno dilemma: andare in aeroporto ad accogliere gli amici che ti raggiungono dall’Italia, oppure deviare last-minute, in solitaria, verso un remoto spot al confine con la Namibia, per acchiappare la tanto agognata (e rinviata) session in condizioni epiche ?!?

Dopo due lunghe, rigeneranti settimane, il rientro a Bologna sotto la neve, ma con le sacche zeppe di sole, onde, risate … una scorta di ricordi sufficiente a svernare fino a giugno: materia prima per sogni ad occhi aperti che accomuna tutti noi, affascinati dal miraggio della mitica ‘endless summer’…
Un abbraccio a tutti quelli incontrati in Sud Africa e in particolare: Pier e Giacomo compagni di surfate e smacchinate tra uno spot e l’altro; Simone ‘no-fear’ e (buon-sangue-non-mente) la giovane Nicole, promessa del windsurfismo romagnolo; Carlone e Katia; lo stiloso Luca; gli ‘aerial brothers’ Ale e Loris.

Alla prossima,
Gianluk

(photos courtesy: Pier, Giacomo, Simone, me medesimo)

5 Comments

  1. Pier

    20 Marzo 2013 at 15:47

    Grande Gianluk, devo dire c’è sempre un po di timore quando si aggiunge un compagno di viaggi ma tu sei stato davvero un grande sia in acqua che fuori. Promosso surf buddy a pieno titolo!!! E speriamo ripartire presto!
    Ne approfitto per risalutare anche io tutti gli amici citati
    Pier

  2. cappuccino

    21 Marzo 2013 at 21:45

    La differenza è fatta dalle persone,,,,,,,, gruppo incredibileeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee,,,,,,,,,,,,,,

  3. gianluk

    22 Marzo 2013 at 16:52

    Vi ho fatto tornare il mal d’africa, eh?

  4. Ale Venice

    22 Marzo 2013 at 17:51

    Bell’articolo..!!!

  5. loris

    25 Marzo 2013 at 16:59

    Grande Gianluca,
    penso che la radiocronaca della heat fra Cappu e Pier, che ha visto predominare quest’ultimo, grazie alla zampata da “vecchio leone” sul suono della sirena, sia stato il momento più divertente di tutta la vacanza!!
    Speriamo di poter competere nel double elimination il prossiomo inverno.
    Un saluto anche da Ale.
    Aloha

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