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WING FOIL: PRO E CONTRO RISPETTO AL WINDSURF ED AL KITE

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Testo e foto Reptilesports.com I Pro e i contro del wing foil. Abbiamo visto che il wing foil prende ispirazione da tre grandi discipline: il surf, il windsurf, ed il kite.

Il Surf. In questo nuovo sport c’è una componente di surf: la posizione più centrale, il pompare per prendere il volo o l’onda.

Il windsurf. C’è poi una grande componente windsurf: la gestione del wing e del vento è simile, ci sono, volendo, le straps, si galleggia prima di decollare.

Il Kite. Infine esiste anche una piccola componente kite, relativa sia alla conformazione del wing stesso che al fatto che il wing ti sollevi dall’acqua permettendoti di saltare molto più in alto, di “galleggiare” in aria ed atterrare molto più dolcemente.

A livello emozionale ed adrenalinico, il wing foil non è secondo a nessuno dei tre “genitori” menzionati, e si colloca, a mio avviso, sullo stesso piano.
A livello di semplicità, se dovessi stilare una classifica dal più semplice al più difficile direi Kitesurf, Wingfoil appena sotto, poi Windsurf e Surf.
Ma se parliamo di accessibilità e range di utilizzo, facciamo una strage. Il Wingfoil è uno sport che ti fa divertire dagli 8 nodi in su, il che significa che si può fare una quantità di uscite incalcolabile.
Non ci saranno più le uscite brutte, quelle con il vento rafficato, storto, troppo leggero, con poca onda, con un chop fastidioso. Ogni uscita in wingfoil sarà magnifica. Non è magia, è il foil unito alla libertà di avere un wing che ti solleva. Non serve il trapezio, non serve avere i calli sulle mani, non serve avere 3 tavole e 5 vele per fare forse 50 uscite all’anno. Bastano una tavola, un foil e due wing per fare 100 uscite all’anno, nello spot “sotto casa”, anche d’estate in mezzo agli ombrelloni.

E gli aspetti negativi? Forse, al momento, le uniche condizioni con cui ci siamo trovati meno a nostro agio sono proprio quelle rare uscite con 35 nodi, mare formato, schiume ovunque o shorebreak. In questo caso, per divertirsi con il foil bisogna essere veramente bravi. Ma ripeto, trattasi di condizioni rare, e, cosa importante, va trovato lo spot giusto. Già oggi stanno nascendo nuovi spot, considerati brutti da windsurfers oppure inaccessibili ai kiters, che con il wing sono favolosi. Ogni sport va praticato nel posto giusto, ed il wingfoil non è un’eccezione.

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