Test

TEST GOYA CUSTOM THRUSTER PRO 92 – 2019

By  | 

Eccomi a scrivere un altro test, questa volta si parla di una tavola tanto bella quanto desiderata: il Goya Custom Pro Thruster, nel litraggio 92. Ogni tanto è giusto ricordare che i miei test non hanno nessuna velleità tecnica, sono le classiche prime impressioni di navigazione, quando un amico ci fa provare la sua tavola. In questi anni mi è capitato di provare tavole Goya in almeno un altro paio di occasioni, e devo dire che mi sono sempre piaciute subito dal primo istante, “cotte e mangiate”. Questo credo sia un buon segnale del grande lavoro che viene fatto in fase di progettazione e test; è un marchio relativamente recente, ma che può permettersi di guardare dall’alto l’intera produzione mondiale di tavole. Quando lo shaper si chiama Keith Teboul le aspettative in acqua sono giustamente altissime…
La tavola offre una ottima galleggiabilità anche a me che peso poco meno di 90 kg, parte in planata senza nessun tipo di incertezza e permette di stringere un ottimo angolo di bolina. Quando si parla di uscite wave, poter metter “da parte” un po’ di acqua che perderemo inevitabilmente surfando è un fattore molto importante; soprattutto nelle condizioni nostrane che spesso sono “sporcate” da schiuma e corrente. In navigazione è assolutamente comoda e confortevole, estremamente compatta e centrata, personalmente lamentavo un po’ un passo eccessivamente largo, essendo che era trimmata sul mio amico Claudio che è alto oltre 190cm.

In surfata stupisce per come durante il bottom turn continui ad accelerare, sembra li sappia già fare da sola, per portavi dritti a fare il cutback nel punto migliore, e qui dipenderà da voi… non può fare tutto lei 😉 . Una tavola che si adatta perfettamente ad essere il wave unico per surfisti di peso tra gli 80 e i 90 kg, se si è più leggeri si può scendere senza esitazione sulle sorelle minori 86 e 81. La sensazione è che in surfata i litri sembrino meno di quelli che sono effettivamente; litri però che vi ritroverete quando vi capiterà di uscire al galleggio. Se dovessi quindi consigliarvi, vi direi di stare un pochino più abbondanti di quello che fareste normalmente, proprio in virtù del fatto che vi ritroverete solo i lati positivi ( galleggiabilità senza vento) di aver un volume leggermente maggiore.

Ringrazio Claudio per avermi messo a disposizione la sua tavola personale, per informazioni più specifiche potete visitare il sito Goya Windsurfing  oppure contattare Nico di Citysurf, importatore italiano del brand Goya Windsurfing

Il test si è svolto a Carbonifera (LI), con vela da 5.3 (Simmer Style Blacktip 2019)  e onda, ahimè, piccola. Come potete vedere dalle foto la tavola era equipaggiata con pinne anteriori K4.

 

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *