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TEST MaverX MX 100 – 430cm

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(Testo e foto © windcam.it) Dopo diversi mesi di uscite in acqua è venuto il momento di parlarvi del mio MaverX MX-100, il mio albero “lungo” (430 cm), che utilizzo con grande soddisfazione nella mia vela da vento leggero, la “temibilissima” 6mq. Dico temibile poiché non credo che misure così grandi siano divertenti e bisognerebbe usare vele decisamente più piccole per fare il windsurf che dico io, ma ahimè viviamo in Italia, ed io sono pure piuttosto pesante, quindi tocca farsela andare bene…
Chi mi conosce sa che non sono un fanatico del “100% carbon per forza” sugli alberi di misure piccole, tipo 370 e 400, ma sul 430 non accetto compromessi, il rig da vento leggero deve essere il più leggero e performante possibile, quindi ho scelto senza esitazioni l’MX100. L’albero a prima vista sprigiona il tipico look sobrio, improntato sulla sostanza e sulla tecnicità, a cui MaverX ci ha abituato; la scritta rossa “REPLICA” rende onore alle radici “emiliane” e decisamente corsaiole di questo brand, una Ferrari (o una Ducati se preferite le due ruote) degli alberi da windsurf… Da notare che lo spigot (l’innesto) non si trova più nel top come nel suo predecessore Stilo, ma nella base.
In acqua l’albero si comporta esattamente come mi aspettavo: un reflex immediato, una grande accelerazione e una sensazione continua di leggerezza. Mi è capitato diverse volte che mi venisse detto: “cavolo come è bella la tua vela in acqua, e come lavora !!!”; io sorridevo, quello che lavora è l’albero… poi anche la vela fa il suo, ma è l’albero 😉  Questo MaverX Mx100 può davvero fare la differenza nella vostra vela, se lo paragonate ad alberi con una % di carbonio inferiore e soprattutto se paragonato ad alberi con una qualità costruttiva inferiore. A tal proposito, mi permetto di dire la mia sulla tanto discussa questione abbinamento vela/albero: è ora di finirla di dare informazioni false e di continuare a dire che le vele funzionano solo con l’albero della stessa marca. Quello che conta è la qualità dell’albero non la marca, non mi serve a nulla armare una vela con il “suo” albero se questo ha una costruzione cinese, economica, pensata solo per mantenere alto il margine di vendita del brand. Fate un tentativo, provate a migliorare le prestazioni del vostro rig, fatevi un regalo in termini di prestazioni e divertimento, non ve ne pentirete… e lasciate le chiacchiere a chi è in spiaggia…

( il rig che vedete in foto, è composto da HOT SAILS MAUI Firelight 6.0, MaverX MX-100 e boma Carbon Slim Al360 )

Lorenzo Windcam

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