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TEST Gaastra IQ 2014

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E’ grazie agli amici di windspirit .it , tester instancabili, che possiamo pubblicare questo test :

Primo Sguardo:

Una cosa è certa: Le vele di casa Gaastra si fanno notare!!! Le grafiche accattivanti e i contrasti cromatici ammalianti non passano inosservati. Se poi si è possessori di una tavola Tabou il risultato stilistico è assicurato. Lasciando questi particolari imprescindibili per coloro che non lasciano nulla al caso, oltre alla forma le vele Gaastra dimostrano di avere nondimeno una notevole sostanza.
Del resto sono le vele che hanno portato Alex Mussolini al 2° posto nel campionato del mondo wave, Thomas Traversa al 4°, Jamie Hancock a vincere due volte il campionato Britannico wave e  risultati lunghieri a Ross Williams ed a tanti altri riders affermati. Senza ombra di dubbio Peter Munzlinger ha fatto un gran bel lavoro!
Srotolata la nuova IQ quello che salta subito all’occhio è la cura e la ricercatezza dei materiali atti a facilitare il rider in ogni situazione: molto comoda la protezione in 3D EVA per il piede d’albero, al fine di assorbire gli accidentali impatti con essa come eccellente è la chiarezza della finestra centrale che favorisce la visibilità. Tanti gli accorgimenti e le innumerevoli protezioni nei punti di maggiore usura. Il variotop e la possibilità di montare tutta la gamma gaastra IQ dalla 3,3 alla 5,4 con soli alberi (un 370 ed un 400) sono solo alcuni dei vantaggi di usare Gaastra Sails.

In acqua:

Ho avuto modo di provare la IQ 4,5 nel nostro home spot di Case del Conte in condizioni di vento molto rafficato di direzione dal side al side-on. Appena entrato in acqua, anche perché avevo dato troppa tensione di bugna, la vela mi è apparsa un pelino nervosa ma molto scattante e immediata nella risposta. Abituato con vele dall’erogazione fluida e progressiva, ho impiegato qualche bordo, anche trimmando meglio la tensione di bugna, a capire realmente l’anima della IQ.
Una vela dal temperamento WAVE in tutti i sensi: leggera, agile, scattante, con un’erogazione ai bassi rapidissima.
E’ impressionante, ed estremamente vantaggioso, avere una vela che eroghi potenza in maniera così fulminea.
In bottom turn una volta chiusa, la vela interrompe ogni pressione, diventa praticamente neutra. Ma nel momento in cui si ricerca potenza per impattare il lip, la nuova IQ 2014 scatena tutti i suoi cavalli in un attimo. Tale prerogativa oltre che consentire raggi di curva molto stretti risulta utile anche nelle situazioni più rognose dove uno scatto in avanti può tirare fuori dall’impaccio.
Il cambio di mura è praticamente impercettibile e la penna, grazie al materiale piuttosto deformabile, è sempre pronta ad assecondare anche le raffiche più improbabili.
In definitiva una vela wave che sintetizza “in toto” le esigenze degli appassionati della disciplina.
Rapida da armare e trimmare, leggera e robusta al punto giusto.

Masts;

L’ho armata in maniera impeccabile con i Gaastra mast rdm 100% come consigliato dalla casa, ma sentendo altri riders pare dia ottimi risultati anche con gli Ezzy, i Zephir ed i Reptile.

Trim:

Il suggerimento che posso dare, ovviamente in base al mio gusto personale, è quello di controllare la tensione delle stecche. La stecca inferiore credo debba avere quasi una tensione massima poi man mano che si sale le stecche dovranno avere una tensione sempre inferiore fino a quella di penna che dovrà essere stretta al minimo. Controllare che il caricabasso venga cazzato adeguatamente e dare una buona tensione anche alla bugna, ciò conferirà alla vela reazioni super rapide ed una ulteriore sensazione di leggerezza.

Grazie a White Reef distribution per il supporto!!!

Paolo De Angelis
windspirit staff

6 Comments

  1. Gigi

    23 Gennaio 2014 at 23:46

    Ma Mussolini non usa le Manic?!?!
    Cortesemente è possibile pubblicare test un tantinello attendibili?
    Obiettività e capacità tecniche dovrebbero essere la base di chi si innalza a tester o si millanta tale. Come farà ora che con la vela non è in dotazione il portachiavi e gli strap per le misurazioni micrometriche?

  2. lorenzo

    24 Gennaio 2014 at 09:01

    Come abbiamo già detto in passato ad altri che attaccavano così “gratuitamente” i test da noi pubblicati , caro gigi , noi siamo più che ben disposti a pubblicare i tuoi ,-) attendiamo fiduciosi 😉

  3. Paolo

    24 Gennaio 2014 at 12:31

    Mussolini sebbene usi le Manic (quest’anno) è stato citato in quanto atleta Gaastra per il resto più che test le definirei “impressioni” di un appassionato che comunque ha messo a disposizione il proprio tempo per trasmettere le sue sensazioni. L’obiettività è assoluta ma Gigi (anche se sono sicuro che ti nascondi dietro un nome fasullo) sei libero di non credere e di criticare, l’importante è divertirsi ed io mi diverto un mondo!!!!! del portachiavi non mi dispiace, mi hai letto nel pensiero, anche perchè nelle vele Gaastra oltre ad un tendistecche di riserva esce anche un portachiavi.
    ps. Ho anche la Manic 5,3

  4. Claudio

    24 Gennaio 2014 at 14:38

    Davvero esemplare il contributo di Windspirit al nostro sport, ben lontano il suo test dalle politiche commerciali. Basta conoscere Paolo e tutto lo staff per capire quanta passione anzi pura e sola passione ci sia nei test negli articoli e nei report di Windspirit. Ed è solo grazie alla passione se oggi esiste ancora il windsurf. Gente che si arma di ogni accessorio senza badare a spese per fare qualcosa di bello puro e alla portata di noi tutti windsurfisti e che lo fa non per lavoro non per notorietà ma solo per passione!
    Bravo Windspirit continua così!
    Gigi io no credo nei test dei professionisti troppo influenzati dai loro sponsor e se c’è un amico che mi scrive le sue impressioni di una tavola o di una vela e per farlo gira mezzo stivale uscendo sempre in spot diversi allora credo che questo sia il giusto contributo di cui il windsurf ha bisogno.

  5. andrea

    25 Gennaio 2014 at 14:27

    Tutto giusto e vero quel che dicono Gigi e Claudio, il problema è che il soggetto in questione è un promoter dei marchi Gaastra e Tabou…oste, com’è il vino? Bonooo….detto questo basta vedere i risultati di Traversa e Mussolini per capire la bontà del prodotto.
    Pace e bene 🙂

  6. Tommaso

    27 Gennaio 2014 at 10:17

    Ho avuto modo di provare la iq 4.0 con il suo albero dedicato, nella giornata di ieri, messami a disposizione gentilmente da Paolo.
    Queste le mie impressioni: la vela tira più sul braccio anteriore e trasmette una sensazione di rigidità, con erogazione istantanea della potenza ed effetto on-off, le raffiche si sentono tutte, non è una vela compliante ma nervosa, cosa che può piacere oppure no. Ciò penso dipenda anche dalla combinazione vela-albero (hard top). Il cambio di mura è inavvertibile, nel bottom diventa neutra.
    Io (che non ho alcun interesse commerciale con alcuna azienda o distributore) preferisco combinazioni più morbide.
    Detto questo mi sembra che Paolo nel suo test abbia espresso, con abbastanza obiettività, gli stessi concetti. Non ho letto che la consideri la migliore vela wave che sia in circolazionele, nè abbia invitato alcuno a sostituire le proprie vele con queste, per fare un salto di qualità.
    E’ una vela da provare e valutare rispetto alle altre proposte che offre il mercato.
    Un saluto e buon vento a tutti.

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