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Test QUATRO CUBE PRO 93 – 20/21

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Continuano i freetest dei materiali Goya / Quatro, in collaborazione con City Surf Tirrenia, oggi vi parlo di un paio uscite fatte con il Quatro CUBE PRO da 93. Premesso che la tavola è bellissima, un bel colore giallo, giusto un velo di vernice che lascia intravedere “il lavoro” fatto sotto, e la tipica dotazione extra lusso delle tavole di Keith Teboul, tutta MFC e non c’è bisogno di aggiungere altro. Avevo chiesto un volume “importante” poiché chi mi conosce sa che sono un peso maxi, esattamente 93 Kg , come i litri di questa tavola.

La tavola offre una ottima galleggiabilità, sia in partenza che nei buchi di vento, nella prima uscita avevo una vela Banzai di 5.0 mq e durante la session sono passato da sovrainvelato, a “giusto” a sottoinvelato, potendo cosi apprezzare tutte le caratteristiche di questo Cube. Ha un buon volume, più che sufficiente a tornare al galleggio in caso di calo di vento, anche ad un windsurfista pesante come sono io. La partenza in planata è ottima, sembra generare portanza dalle pinne, occorre spingere un po’ per “farle lavorare” e la tavola si solleverà con una accelerazione davvero bruciante. In surfata è un piacere, anche con vento onshore, invertire la direzione con la bugna della vela aperta e le gambe “storte” per risalire verso il picco dell’onda. La seconda uscita è stata decisamente più impegnativa, vela da 4.2 mq, vento side e onda di misura più interessante, la tavola funzionava ancora alla grande, ho notato solo un po’ più difficoltà nel controllare i bottom turn nelle onde più grandi, ma era assolutamente giustificata, sarebbe stato necessario almeno un cambio delle pinne centrali a favore di un set più piccolo, o meglio ancora passare al litraggio inferiore 🙂 ( oltre a molte colpe del surfista, cioè mie )

Qui ci troviamo nell’olimpo delle tavole difficili da criticare, questo Cube Pro è un Quad molto adatto alle nostre condizioni europee: sporche, con vento da mare e onda moscia, una tavola capace di far diventare divertenti giornate che definiremmo di serie B. Lo shape a bordi tutto sommato paralleli la rende l’arma vincente per fare wave nei nostri mari. E’ richiesto un buon livello di conduzione, ma non parliamo di una tavola “difficile”, è comunque adatta a tutti, sia come wave da vento leggero se pesate poco, sia come tavola da vento medio forte se siete dei pesi massimi come me.

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