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TEST CHALLENGERSAILS 4G 2019

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E con questa Challengersails 4G, i test che avevo nel cassetto da Tenerife sono finiti; non mi dilungo nel raccontare come provare materiale in uno spot come il Cabezo, con la calma delle vacanze, sia tutta un’altra cosa rispetto alla frenesia che accompagna le nostre (rare) uscite qui in Italia. Avevo già provato la versione 2018 della 4G, trovate il test in archivio; anche per questa vela come per la 4.2 del test precedente si tratta di un prototipo preserie, quindi privo di molte finezze che trovate nella versione definitiva.

Ho provato la misura 5.4, al Cabezo, in una giornata di poco vento, rafficato, ed onda piccola. Abbinata al mio wave grosso, un Quatro 102lt con assetto trusther. Ho armato la vela con una bella pancia, ed infatti si dimostra in acqua subito potente, pronta a mettermi in planata e a farmi passare le schiumette in piena velocitá. Nonostante  la regolazione “grassa” per il poco vento, la vela non affatica il surfista, e non pesa sulle braccia, la parte superiore apre e permette alle rare raffiche più forti di uscire. In surfata si rivela comoda e leggera, vi spinge ad inclinare il rig nel bottom turn per entrare belli veloci; è stabile e precisa nella navigazione bugna avanti, che si è costretti ad avere a causa delle condizioni onshore, prima di impattare il lip dell’onda.

Mi sbilancio nel dire che questa è probabilmente la più polivalente e versatile delle 3 vele wave che Challengersails ha a catalogo, pronta ad accompagnarvi in ogni condizione, dal vento onshore, a quello side/sideoff passando, ahimè, per tutte le uscite in acqua piatta che siamo più o meno tutti costretti a fare.

Ringrazio per la disponibilità Valter Scotto, che mi ha messo a disposizione il suo prototipo; Claudio Badiali e Palmino Saraceni di Challengersails, per la fiducia e collaborazione che oramai dura da tanti anni.

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