Test

TEST GOYA ONE 105 – 20/21

By  | 

Eccomi a parlare di un’altra bella tavola, il GOYA ONE 105, avevo già provato il “cugino” di casa Quatro,  proprio nello stesso litraggio, proveremo quindi assieme a capire le differenze tra loro. Ci tengo prima di tutto a ribadire il concetto che le mie sono solo impressioni di guida, chiacchiere tra amici, non mi sento per niente in “diritto” di poter commentare, e magari criticare, tavole che sono state pensate da quello che è forse il miglior shaper del mondo. Io vi racconterò cosa mi è piaciuto dell’una e dell’altra.

Innanzitutto anche guardandole è chiaro come queste due tavole, nonostante il volume sia lo stesso, e il programma pure ( freestylewave), sono state sviluppate su concetti profondamente diversi; forse la differenza maggiore riguarda la poppa, ma un occhio esperto troverà altre differenze più nascoste. Il Goya mi è sembrato un po’ più galleggiante, diciamo un 105 che ti “aggiunge” un paio di litri, mi è sembrato nell’insieme più facile, più adatto ad un windsurfista della domenica come sono io, E proprio in virtù di questa facilità lo giudicherei nell’insieme più divertente, addirittura più facile da condurre in surfata. E quando dico surfata, parlo di bottom turn e cutback “veri”, fatti in frontside; perché se c’è una novità è che, questi freestylewave delle ultime generazioni surfano davvero, non solo sui cataloghi come quelli di qualche anno fa. Capiamoci bene, non sto dicendo che il Power Pro Quatro non fosse divertente, dico che ha bisogno di una tecnica di conduzione più precisa ed esperta, tra l’altro il Quatro ha una velocità di punta decisamente superiore, e a patto di esser belli attivi una partenza in planata fulminea. Io sono, e rimango, un sostenitore delle tavole facili, più sono facili migliore sarà il nostro surfing e la possibilità di migliorarci.

Ho provato il One 105 in configurazione single fin,  sia con vento forte (un bel Peler da 4.5 a Malcesine), che con vento più debole e rafficato. Mi sono soprattutto stradivertito con assetto thruster, un po’ di onda onshore e vela da 5.3, come vedete nelle ultime foto. E’ proprio in quella occasione che la tavola mi ha stupito davvero tanto, ricorda non troppo da lontano il feeling del mio wave custom, ed in effetti mettendoli vicini, la parentela mi pare abbastanza evidente. In conclusione, mi sento di consigliare la linea One a tutti i windsurfisti come “tavola grande”, da abbinare ad un wave vero più piccolo. Oppure, magari nei volumi inferiori, a tutti gli amici che alla fine, un wave vero e proprio non lo sfrutterebbero fino in fondo; quelli che anche in occasione di uscite con onde, si limitano a fare bordi bump & jump più che concentrarsi sulla surfata vera e propria.

Sono tavole diverse, bellissime entrambe, mi sembra che abbiate capito che dovessi sceglierne una per me, per i miei gusti ed il mio livello, io sceglierei il Goya. Non è detto che anche per voi la stessa scelta sia quella corretta, questo è il mio punto di vista, un parere. Comunque tranquilli, parliamo di due prodotti al top; come dover scegliere tra una bottiglia di Franciacorta ed una di Trento DOC, male che vada… sarà buonissima !!!

Grazie a Nico Salvini di City Surf Tirrenia per la collaborazione e fiducia.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *